giovedì 27 novembre 2014

Emporio della Solidarietà: discussioni infinite

Fonte: L'Arena.it del 26/11/14
«Emporio, lite sulla pelle dei poveri»

Si fanno sempre più incalzanti le pressioni sul sindaco Flavio Tosi affinché individui una nuova sede per l'Emporio della solidarietà che, in accordo con la Giunta, la Caritas intende aprire all'ex Casa del fascio di via XX Settembre.
«La richiesta di prendere in esame una sede alternativa a quella di Veronetta», fa sapere il vicecapogruppo della Lista Tosi Vittorio Di Dio, «ha raccolto un'adesione pressoché unanime nel mio gruppo». In prima fila in questa iniziativa c'è anche Massimo Piubello, capogruppo della Lista Tosi che, insieme a Di Dio, in commissione aveva votato no alla proposta di delibera.
Confermano di aver sottoscritto la lettera di Di Dio anche Antonia Pavesi e Salvatore Papadia, che pure in commissione erano stati i più convinti sostenitori, insieme all'assessore Anna Leso, del progetto della Caritas. «Ma si tratta», minimizzano, «di una richiesta al sindaco a prendere in esame eventuali alternative fattibili... Dopo questo passaggio si proceda in tempi rapidi». Batte il tasto della «necessità di avviare il progetto in tempi celeri» anche Barbara Tosi, capogruppo della Lega a Palazzo Barbieri. «Trovare un luogo diverso? Va bene se l'alternativa è praticabile e condivisa dalla controparte», puntualizza, «e soprattutto se permette di dare una risposta rapida a persone in stato di necessità che non possono continuare ad aspettare, altrimenti non si può bloccare tutto».
Di Dio, tuttavia, non demorde: «Nessuno mette in dubbio la bontà dell'iniziativa, ma si deve anche tener conto dei legittimi diritti di che vive in un'area già problematica per l'alta concentrazione di stranieri, delle necessità del Comune che si vedrebbe depauperato di un palazzo di pregio e delle stesse famiglie indigenti. Un luogo più periferico eviterebbe di mettere sotto i riflettori persone che versano in stato di necessità». Decisamente meno preoccupata è Barbara Tosi: «Serviva un maggior confronto con i residenti, ma abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che al centro avranno accesso soprattutto famiglie italiane, e nemmeno tante».
E dall'opposizione Michele Bertucco, Pd, sottolinea: «È stato il Comune a indicare quell'edificio alla Caritas, che affiancherà l'ente pubblico in un servizio a tutela dei più deboli, ma l'intera vicenda conferma che in una "macedonia" come la lista Tosi prevalgono sempre i più oltranzisti e a farne le spese sono i poveri». Non rilascia commenti l'assessore Leso. «Ne parlerò con il sindaco» si limita a dire. Massimo riserbo anche alla Caritas, che aspetta dal 2009 l'ok all'Emporio. Nessuna voglia di entrare in diatribe politiche. Dicono solo essere in attesa di una decisione ufficiale.E.S.


Fonte: L'Arena.it del 25/11/14

Divisioni sull'Emporio solidale, si deve cambiare zona
Spuntano sedi alternative: l'ex canile, area Campo Marzo, o via Giolfino E il piano non va in Consiglio
 L'Emporio della solidarietà sta diventando sempre di più l'Emporio della discordia. Come si dice, l'eterogenesi dei fini: si pensa di trovare un aiuto a chi per un po' se la passa male e si finisce per far litigare quelli che non se la passano male. Tant'è.
In ogni caso, la delibera del progetto che prevede di creare nel compendio di Palazzo Bocca Trezza, a Veronetta, un magazzino di generi alimentari gratis per persone in momentaneo stato di indigenza, approvata in commissione consiliare dieci giorni fa, non andrà in Consiglio, giovedì, per l'approvazione. E intanto il consigliere della Lista Tosi Vittorio Di Dio, che in commissone aveva votato contro, ha fatto partire una raccolta di firme fra i consiglieri di maggioranza a Palazzo Barbieri, Lista Tosi e Lega Nord, per chiedere alla Giunta, che si riunirà domattina, di stoppare il progetto e di trovare per l'Emporio una collocazione diversa dalla Casa del fascio.
Nel progetto, portato avanti dall'assessore ai servizi sociali e alla famiglia Anna Leso, si prevede di ristrutturare i 408 metri quadrati di edificio del compendio Bocca Trezza, per ricavare appunto un magazzino che verrà gestito dalla Caritas. Che vi investirà 240mila euro per ristrutturarlo, in cambio di una concessione di nove anni da parte del Comune, proprietario dell'immobile. «Nella lettera alla Giunta, già sottoscritta dalla maggior parte dei consiglieri di maggioranza, chiedo alla giunta di bloccare il progetto di Veronetta in attesa di trovare un'alternativa, che stiamo già studiando», dice Di Dio. «Nel testo spiego che Palazzo Bocca Trezza è in una zona ad alta densità abitativa e di traffico», spiega, «ed è in una zona dove c'è già una concentrazone del 22 per cento di stranieri. Inoltre, restando per nove anni in concessione, si deprezzerebbe il suo valore patrimoniale. Fra l'altro il Consiglio della circoscrizione Centro ha già votato contro quasi all'unanimità. Il nostro obiettivo, quindi, è trovare per la Caritas un altro immobile e per questo stiamo studiando e proponendo al settore patrimonio delle alternative. Stiamo pensando a una parte dell'ex canile, in via Campo Marzo, vicino al cimitero», conclude Di Dio, «o anche ad alcune aree di proprietà dell'Agsm in via Giolfino, nella zona fra il cimitero e il porto San Pancrazio. Zone senz'altro maggiormente idonee».
Si vedrà dunque se la Giunta, anche a fronte di una divisione del centrodestra (in commissione a favore dell'Emporio a Veronetta aveva votato la maggior parte dei consiglieri tosiani) che cosa deciderà. Va ricordato che le prime due collocazioni per l'Emporio, la stamperia comunale, pure in zona Campo Marzo, e anche la chiesa di Santa Maria Rocca Maggiore, a Veronetta — in questo caso per il no della Sovrintendenza — sono tramontate. Non c'è pace per l'Emporio della solidarietà.E.G.

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