Fevoss: rubato il Bambin Gesù
Fonte: Sito Fevoss, 24/12/2012
Sarà un Natale senza Gesù Bambino quello che trascorreranno, quest'anno, i volontari e gli ospiti della Fevoss. A poche ore dalla Santa Messa della Vigilia, che come da tradizione si tiene oggi pomeriggio alle 16 al Centro di Santa Toscana, è una spiacevole scoperta quella in cui sono incappati i volontari dell'associazione incaricati di allestire il salone per le celebrazioni del Natale.
Dopo l'episodio risalente allo scorso maggio, quando dalla cucine della sede centrale della onlus vennero trafugati diversi elettrodomestici per un danno di circa 2 mila 500 euro (risarciti da un benefattore che ha chiesto di rimanere anonimo), i ladri sono ritornati ancora a fare visita alla Fevoss. Questa volta, però, a sparire nel nulla sono due oggetti particolarmente cari ai frequentatori del Centro di Santa Toscana: un crocifisso per altare in ottone, dono di don Armando Penna ai volontari. E la statua di Gesù Bambino, pezzo di valore dal punto di vista artistico: realizzato in gesso e dipinto interamente a mano, dalle dimensioni di circa 50 centimetri; abbastanza consistente nel peso, quindi nemmeno tanto facile da trasportare senza passare inosservati. Dettaglio che non è servito a intimorire gli autori del furto, che l'hanno prelevato dal ripiano di un armadio posizionato lungo un corridoio della sede, lasciando la culla vuota proprio nei giorni dalle festività natalizie.
«Sia la croce che la scultura avevano per noi uno speciale valore affettivo» spiega il presidente della Fevoss Alfredo Dal Corso: «Il Gesù Bambino, in particolare, ci era stato donato qualche anno fa da Pierluigi Marchetti, titolare di un negozio di articoli sacri. Eravamo alla ricerca di un Bambinello e lui ne aveva uno con un braccino che si era danneggiato, frantumandosi, durante il trasporto e quindi non era più possibile destinarlo alla vendita». Grazie al meticoloso intervento della restauratrice Daniela Campagnola, l'oggetto è ritornato praticamente come nuovo ed è diventato un simbolo per i volontari dell'associazione, che lo vedevano esposto nel salone del Centro la Vigilia di Natale. «Nessuno si è accorto di nulla», prosegue, «fino a quando qualche giorno fa sono iniziati preparativi in vista della celebrazione del 24 dicembre. Qui la sorpresa: chi avrebbe mai immaginato di aprire l'armadio e trovare la culla vuota? ».
I volontari della onlus si sono mobilitati fin da subito, andando alla ricerca dei due pezzi scomparsi, senza avere tuttavia fortuna. La delusione è forte, trattandosi tra l'altro del secondo furto che avviene tra le mura del Centro a distanza di pochi mesi, ma le parole di Dal Corso lasciano spazio a un ultimo appello prima di recarsi a sporgere denuncia: «Chiunque sia stato, è ancora in tempo per restituire gli oggetti rubati. Sarebbe per noi il più bel regalo di Natale».
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