sabato 29 dicembre 2012

Multe: aumentano anche sanzioni divieto di sosta e invasione corsie bus

Fonte: L'Arena.it del 28/12/2012
 
Multe, il nuovo anno porta una stangata 

GIRO DI VITE. Dal 1°gennaio novità normative per il Codice della strada, sanzioni e apparecchi elettronici negli esercizi pubblici 

Dal 1° gennaio, la sanzione per divieto di sosta e per la mancanza di documenti passerà da 39 a
41 euro. Per la guida senza cintura, l’ingresso non autorizzato nella Ztl e l’invasione della corsia dei bus la
multa aumenta da 76 a 80 euro. Telefonino al volante? 161 euro al posto di 152. Stangate anche per
l’eccesso di velocità: 168 euro per lo sforamento diurno del limite fino a 40 chilometri orari (prima erano
159 euro) e 224 euro per quello notturno (invece di 168). E, a salire per le infrazioni più gravi. Se non
bastasse, «sulle multe graverà pure un aumento indiretto, un ulteriore aggravio a carico del
trasgressore», fa notare il comandante Altamura. Nel 2013, lievitano le spese postali per la notifica dei
verbali
, con i plichi fino a 20 grammi che passano da 6,60 a 7,20 euro.

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venerdì 28 dicembre 2012

Parcheggiare a Santo Stefano tra paletti e stalli gialloblù


 «Poca sicurezza, a Santo Stefano servono controlli»

LA DENUNCIA. L'appello degli abitanti per un quartiere più vivibile. I nuovi paletti salva pedoni non sono sufficienti. I residenti hanno scritto ai vigili: «Poche pattuglie soprattutto la sera. E l'illuminazione non basta» 

Un primo segnale per la viabilità del quartiere è arrivato. Con i paletti nelle viuzze più strette (come via Moschini e via Cigno) a impedire una volta per tutte la sosta selvaggia di auto poco disciplinate e per nulla accorte. Ma la lista delle richieste dei residenti di Santo Stefano è ben più lunga, e va dalla chiusura della zona alle auto negli orari di entrata e uscita dei ragazzi da scuola, al controllo serale delle stradine poco distanti da lungadige San Giorgio da parte delle forze dell'ordine. «Il traffico nelle ore di punta per la scuola è davvero una nota dolente», commenta Gianfranco Sacchetto del comitato di Santo Stefano. «La sicurezza alle centinaia di studenti presenti nel quartiere andrebbe perlomeno garantita nelle ore di entrata e uscita dagli istituti, con delle limitazioni orarie di accesso ad alcune vie centrali e prettamente residenziali, evitando anche quei frequenti casi di attraversamento del quartiere al solo scopo di scorciatoia». Di sera, poi, vige la totale assenza dei vigili che, «pur se chiamati, non escono mai o solo quando non serve». Eppure i controlli erano già stati reclamati lo scorso ottobre, con una lettera inviata allo stesso comando della polizia municipale, in cui veniva lamentata la mancanza di interventi. «Lo storico quartiere di Santo Stefano, non può essere utilizzato nelle ore serali come un disordinato luogo adibito a parcheggio per chiunque e ovunque», scriveva nella nota lo stesso Sacchetto. Da qui il sollecito di «controlli incisivi», specie tra le 20.30 e le 23 poiché, «oltre tale orario, l'intervento risulterebbe inadeguato». Altro punto in scaletta, già ribadito più volte alle autorità competenti, è quello della pertinenzialità degli stalli auto. «Non ha senso che chi vive a Veronetta, e quindi anche a tre chilometri di distanza, possa parcheggiare nella nostra zona gratuitamente e senza vincoli di orari come fosse un residente. Gli stalli gialloblù dovrebbe essere a uso solo di chi ci vive davvero vicino e andrebbe creata una specifica zona denominata Santo Stefano, limitata in dimensioni da Teatro Romano al Quartiere di Borgo Trento e internamente alle mura magistrali». Le stesse mura a ridosso delle quali balza agli occhi un ulteriore neo del quartiere: quel parcheggio che si sviluppa su tre piani tra via Marsala e via Madonna del Terraglio, e un tempo gestito dal don Mazza, in condizioni davvero poco confortevoli per chi vi lascia l'auto. Conclude Sacchetto: «Il parcheggio è privo di illuminazione e costellato di buche, tanto che il rischio di arenarsi è perenne. Possibile che non si provveda a renderlo quanto meno sicuro e dignitoso?».
Chiara Bazzanella

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lunedì 24 dicembre 2012

Fevoss: rubato il Bambin Gesù

Fonte: Sito Fevoss, 24/12/2012
Sarà un Natale senza Gesù Bambino quello che trascorreranno, quest'anno, i volontari e gli ospiti della Fevoss. A poche ore dalla Santa Messa della Vigilia, che come da tradizione si tiene oggi pomeriggio alle 16 al Centro di Santa Toscana, è una spiacevole scoperta quella in cui sono incappati i volontari dell'associazione incaricati di allestire il salone per le celebrazioni del Natale.
Dopo l'episodio risalente allo scorso maggio, quando dalla cucine della sede centrale della onlus vennero trafugati diversi elettrodomestici per un danno di circa 2 mila 500 euro (risarciti da un benefattore che ha chiesto di rimanere anonimo), i ladri sono ritornati ancora a fare visita alla Fevoss. Questa volta, però, a sparire nel nulla sono due oggetti particolarmente cari ai frequentatori del Centro di Santa Toscana: un crocifisso per altare in ottone, dono di don Armando Penna ai volontari. E la statua di Gesù Bambino, pezzo di valore dal punto di vista artistico: realizzato in gesso e dipinto interamente a mano, dalle dimensioni di circa 50 centimetri; abbastanza consistente nel peso, quindi nemmeno tanto facile da trasportare senza passare inosservati. Dettaglio che non è servito a intimorire gli autori del furto, che l'hanno prelevato dal ripiano di un armadio posizionato lungo un corridoio della sede, lasciando la culla vuota proprio nei giorni dalle festività natalizie.
«Sia la croce che la scultura avevano per noi uno speciale valore affettivo» spiega il presidente della Fevoss Alfredo Dal Corso: «Il Gesù Bambino, in particolare, ci era stato donato qualche anno fa da Pierluigi Marchetti, titolare di un negozio di articoli sacri. Eravamo alla ricerca di un Bambinello e lui ne aveva uno con un braccino che si era danneggiato, frantumandosi, durante il trasporto e quindi non era più possibile destinarlo alla vendita». Grazie al meticoloso intervento della restauratrice Daniela Campagnola, l'oggetto è ritornato praticamente come nuovo ed è diventato un simbolo per i volontari dell'associazione, che lo vedevano esposto nel salone del Centro la Vigilia di Natale. «Nessuno si è accorto di nulla», prosegue, «fino a quando qualche giorno fa sono iniziati preparativi in vista della celebrazione del 24 dicembre. Qui la sorpresa: chi avrebbe mai immaginato di aprire l'armadio e trovare la culla vuota? ».
I volontari della onlus si sono mobilitati fin da subito, andando alla ricerca dei due pezzi scomparsi, senza avere tuttavia fortuna. La delusione è forte, trattandosi tra l'altro del secondo furto che avviene tra le mura del Centro a distanza di pochi mesi, ma le parole di Dal Corso lasciano spazio a un ultimo appello prima di recarsi a sporgere denuncia: «Chiunque sia stato, è ancora in tempo per restituire gli oggetti rubati. Sarebbe per noi il più bel regalo di Natale».

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domenica 23 dicembre 2012

Verona: il parco e il parcheggio

Notizia di oggi: ieri finalmente inaugurata la nuova piazza Corrubbio, con il parcheggio sotterraneo chiamato "Park San Zeno".
Un po' come il precedente "Park Cittadella" o il biglietto per pagare "Verona Park", a Verona (e non solo) per voler a tutti i costi usare l'Inglese ed essere moderni si tende a fare un po' di confusione tra parco e parcheggio.
In piazza Cittadella c'è addirittura il "New Park Caffe", un pastrocchio misto di Inglese, Italiano e Inglesiano.
Park in Inglese significa principalmente parco, area verde. Parcheggio in Inglese si dice "parking", ma il verbo "parcheggiare" è "to park", quindi il significato si intuisce per estensione.
C'è però una sottile ambiguità nell'uso che ne facciamo nella città di Verona: dove i cittadini vorrebbero vaste aree verdi, dove trovare la natura per rifugiarsi da tutto l'edificato del centro storico il Comune costruisce parcheggi per auto, quindi l'opposto della natura verde di un parco, ma li chiama "park" in modo da dare perlomeno l'illusione verbale di aver aumentato il verde cittadino.
Così Verona è sempre più costellata di "parks", un po' come Central Park a New York (direbbe il vice-sindaco). Chissà che qualche turista guardando la mappa della città ci caschi... in attesa che venga inaugurato anche il Gasometro Park.
Che sarà poi questo parco della Passalacqua... un park?
Paolino

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venerdì 21 dicembre 2012

San Giovanni in Valle: la torre nata sul tempio di Mithra

Tratto da L'Arena del 16/12/2012, di Elena Cardinali

L ’ITINERARIO. Il campanile di San Giovanni in Valle poggia sulle rovine dell’edificio di culto al dio Sole, poi utilizzato dagli ariani in quella che fu la loro cattedrale

La torre nata sul tempio di Mithra

La costruzione è quattrocentesca ma la parte inferiore è romanica e conserva ancora pietre provenienti da edifici romani

San Giovanni inValle non è solo uno dei più bei siti romanici di Verona ma anche un luogo di culti antichissimi. La zona, a ridosso della zona trincerata dell'epoca romana, era adoperata come cimitero. In essa esisteva un tempio dedicato a Mithra, il Sol Invictus. Elementi visibili del tempietto sono le pietre bianche ornamentali che si trovano alla base dell'abside maggiore, all'esterno della chiesa attuale, come pure appartiene alla necropoli romana la pigna che sostiene la croce alla sommità della stessa abside centrale.
SULLE ROVINE del tempio romano sorse la prima chiesa paleocristiana di culto ariano,dedicata a Giovanni Battista. Alla fine del VI secolo venne sovrapposta all'antica chiesetta una nuova chiesa, più grande e più adatta ad accogliere, nelle celebrazioni ufficiali, tutti i credenti nella dottrina di Ario residenti a Verona. Sul lato destro della chiesa si eleva il campanile che forma, al piano terra, un gran portico con archi a tutto sesto che copre l'ingresso laterale dell'edificio religioso creando il raccordo con il chiostro.
SALIAMO al primo piano del basso campanile medievale con una scala a pioli e ci troviamo nella camera di suono. In realtà i campanari qui suonano all’aperto, nel chiostro, che è la caratteristica di questa chiesa. In questa visita siamo accompagnati da Matteo Padovani e Bruno Manara della Scuola campanaria veronese e da Mario Patuzzo autore di libri su Verona. Il parroco, don Giovanni Biondaro, si è occupato personalmente della pulizia di questo campanile per renderne disponibile la visita.
LA TORRE quattrocentesca, con le pareti in blocchi di tufo, è l'unica, spiega Padovani, a pianta rettangolare a Verona le cui facce si differenziano per stili: gotica la bifora nord-sud, romanica quella est-ovest. La parte inferiore è romanica, la superiore risale al XVI secolo. Nella parte bassa sono visibili pietre provenienti da fabbriche romane. Sulle due arcate da notare il fornice che ricorda quello del primo pilastro del Ponte Pietra. Sulla cella campanaria fa spicco lo stemma della città. Una breve ripida scala di legno composta di una quarantina di scalini ci porta nella cella campanaria.
LE CAMPANE in origine erano cinque e la maggiore, seicentesca, era in tono di Fa. C’erano anche due campane del XVII secolo che vennero mantenute in funzione fino al 1846.Cinque delle sei attuali risalgono al 1907, opera del fonditore Cavadini, famoso anche per la sua cura nell’adornare i bronzi di decorazioni. Il concerto è in tono Mi3 e la maggiore pesa 775 chili per un diametro di 110 centimetri. Con Sant’Anastasia è l'unico campanile cittadino ad avere ospitato, negli anni '30, delle gare per suonatori di campane. Il sesto bronzo venne aggiunto nel 2000 per celebrare il Giubileo. Le campane qui sono a sistema manuale e una è a martello.
IL PANORAMA che si gode da questa torre è molto suggestivo e fa capire perchè questa chiesa era detta «in valle».Da un lato si ammira il tetto della chiesa romanica e oltre si nota il campanile di Sant’Anastasia. Girando lo sguardo si notano i campanili di Santa Maria in Organo e San Tommaso e, oltre, il centro storico. Dietro la corona delle colline con le mura e le torri medievali, la cintura difensiva di Cangrande, mentre da un altro lato si inquadra la storica Villa Francescatti, oggi sede dell’ostello della gioventù, e, sopra, la fortezza militare di Castel San Pietro che domina questa parte delle Torricelle.

Nel borgo delle «tasche» dove si pagavano i dazi
Gli studi più recenti sostengono che la chiesa di San Giovanni inValle sia stata una vera cattedrale ariana in contrapposizione a Santo Stefano, allora cattedrale cattolica e simmetricamente opposta rispetto al colle.
Dopo la scomparsa dei Longobardi, con l'assorbimento del culto ariano in quello cattolico, la chiesa mantenne la denominazione di San Giovanni confermando la sua festa, il 24 giugno, nei giorni del Solstizio d'estate, un evento astronomico festeggiato perché è il giorno più lungo dell'anno per l'emisfero boreale e ritenuto sacro dalla religione mitraica. La chiesa, danneggiata dal disastroso terremoto del 1117 che rase al suolo la città, fu riedificata in solo tufo su tre navi e tre absidi nel 1120 dal vescovo Bernardo, inaugurando lo stile architettonico chiamato romanico veronese maturo. Per giungere alla chiesa e al suo campanile si sale lungo Borgo Tascherio (tasquerius era il collettore delle «tasche» o dazi che si versavano alle porte di una città, unodei toponimi medievali che indicavano arti, mestierie professioni dell'epoca). La denominazione dell'Alto Medioevo, tuttora esistente, è rivelatrice dell'esistenza di un'antica cortina di mura che, partendo da San Faustino sulla via Postumia, proseguiva lungo il versante destro del Colle San Pietro, segnando il tracciato delle antiche mura teodoriciane. Le mura percorrevano in parte Salita Fontana del Ferro e giungevano al luogo dove si apriva probabilmente una porta, che consentiva l'accesso alla zona cimiteriale detta di San Giovanni inValle, dove poi sarebbe sorta la chiesa omonima.
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giovedì 20 dicembre 2012

Le fioriere di Porta Vescovo

Fonte: L'Arena del 20/12/2012
Qualcuno penserà ad un regalo di Natale, arrivato con qualche giorno d'anticipo rispetto alla tabella dimarcia. I più cinici liquiderranno invece la novità con un«era ora». Fatto sta che davanti a porta Vescovo, arrivando da via XX Settembre, da ieri sono sparite le brutte barriere new jersey in
plastica bianche e rosse che fungevano da spartitraffico.
Al loro posto, ora, ci sono una decina di eleganti fioriere in marmo, con arbusti e fiori già piantumati, che creano un cordolo d'arredo urbano davanti
alla porta. E impediscono fisicamente il passaggio e la sosta, non autorizzati, di auto e motorini.
«Abbiamo risposto a una specifica richiesta degli abitanti e dei commercianti contribuendo ad abbellire con fioriture questa zona e, al contempo,aumentando la sicurezza del traffico. Le fioriere infatti, oltre che ornamentali, hanno la funzione di delimitare il flusso del traffico e, a differenza dei new jersey, non possono essere facilmente spostate», ha commentato infatti ieri l'assessore all'Arredo urbano Luigi Pisa, in soprallugo a Veronetta insieme all'assessore al Traffico Enrico Corsi e alla presidente della prima circoscrizione Daniela Drudi.
Le fioriere, costate complessivamente 8mila euro, rimarranno a porta Vescovo almeno fino all'inizio dei lavori per la costruzione delle linee del filobus che, da progetto, dovrebbero passare proprio attraverso la porta. «Uno dei punti del nostro programma era proprio quello di riqualificare lo spazio antistante porta Vescovo e un primo obiettivo può dunque dirsi raggiunto. Si tratta di un arredo gradevole e funzionale», ha Daniela Drudi.
«Al momento non si possono fare ristrutturazioni più importanti, cosa che valuteremo invece in futuro, compatibilmente con il progetto del filobus», ha aggiunto.
Appena sistemate le fioriere, tra i residenti e i cittadini di passaggio lungo via e piazza Santa Toscana in molti commentavano la novità: i più l'hanno accolta con entusiasmo e un sospirato «meglio tardi che mai». Eppure non è mancata qualche critica: «Ci vorrebbe un'aiuola con del verde, sarebbe importante riqualificare davvero e una volta per tutte questa parte di città: quattro fiori non possono bastare». E ancora: «Avremmo gradito anche le luminarie per Natale e qualche addobbo in più.Questa è la parte di centro dimenticato da tutti».
I.N.

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mercoledì 19 dicembre 2012

Porta Vescovo: posizionate fioriere in via S.Toscana

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Verona, 19/12/2012
Gli assessori all’Arredo urbano Luigi Pisa e alla Viabilità Enrico Corsi, insieme alla presidente della 1ª Circoscrizione Daniela Drudi, hanno assistito questa mattina al posizionamento di 10 fioriere in pietra in via Santa Toscana, nell’area antistante Porta Vescovo.
L’intervento, che ha avuto un costo di 8 mila euro, ha consentito la sostituzione dei new jersey in plastica.
“Abbiamo risposto ad una specifica richiesta degli abitanti e dei commercianti – ha spiegato Pisa – contribuendo ad abbellire con fioriture questa zona e, al contempo, aumentando la sicurezza del traffico. Le fioriere infatti, oltre che ornamentali, hanno anche la funzione di delimitare il flusso del traffico e, a differenza dei new jersey in plastica, non possono essere facilmente spostate”.

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Riqualificazione Passalacqua e Santa Marta: le nuove costruzioni

Immagini tratte dal sito della MP&T Engineering srl, lo studio di progettazione legato alla riqualificazione delle ex caserme Passalacqua e Santa Marta e dai siti delle imprese di costruzioni che si sono aggiudicate l'appalto.

Biblioteca universitaria
Edificio Direzionale in viale Università
 
Edilizia sovvenzionata (housing sociale) A1
Edilizia convenzionata C3

Edilizia convenzionata C1 e C2

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martedì 18 dicembre 2012

Santa Maria in Organo: il campanile di barcaioli e mercanti

Tratto da L'Arena del 09/12/2012, di Elena Cardinali

La torre campanaria di Santa Maria in Organo, a Veronetta, fu testimone di secoli di  traffici commerciali sull’Adige che nel XVI secolo passava per l’Isolo.

Il campanile di barcaioli e mercanti
Fondato su una torre romana, crollò nel 1117 e fu ricostruito nel XVI secolo da Fra’Giovanni, l’autore delle mirabili tarsìe

La base, in grandi pietre di Prun, era una torre romana detta «organum», a indicare il meccanismo di sollevamento dell’acqua per mettere in moto un orologio. Questo marchingegno, mediante l'energia idrica, faceva ruotare delle statue secondo un criterio cronometrico. Il risucchio delle pompe veniva poi convogliato in una serie di cannule in modo da produrre, a distanza di determinati intervalli temporali, precise melodìe.
IL NOME ha originato l’odierna Santa Maria in Organo, a Veronetta, il cui campanile, alto 42 metri e di sei metri e mezzo di lato, sorge sulla base di quest’antica struttura. Andiamo su questa torre campanaria, la cui immagine è tra le più rappresentate nelle opere pittoriche veronesi, da Santo Stefano a San Fermo, con Matteo Padovani, Nicola Patria e Bruno Manara della Scuola campanaria veronese e Mario Patuzzo, autore di libri storici. NEL 1481, dopo il rifacimento della chiesa, ripresero anche i lavori per la costruzione del campanile disegnato da Fra' Giovanni da Verona, lo stesso autore delle magnifiche tarsie lignee della  sacrestia, e portato a termine nel 1525 dal maestro lapicida Francesco da Castello. Costruito sulla base di una torre romana è sempre stato in una posizione strategica, quindi un osservatorio privilegiato, testimone dell' intenso traffico che si svolgeva sotto di lui sull'Adige. ENTRIAMO dal retro della chiesa nella base romana del campanile e affrontiamo una scala di 110 scalini di legno inframmezzati da pianerottoli di legno per arrivare fino alla cella campanaria. Va detto che questa salita e questa visita sono state rese possibile grazie all’impegno dei volontari della Scuola campanaria che hanno effettuato un’accurata pulizia del  campanile, che fino a poche settimane fa era in pessime condizioni all’interno, intervento che ha permesso di eliminare, come precisa Padovani, «14 quintali di materiali vari, tra cui cumuli di guano di piccione. E per evitare il ripetersi di ulteriori intrusioni, sono state messe delle reti a tutte le aperture del campanile».
IN SEGUITO al terremoto del 1117 la torre venne in parte ricostruita, assumendo le fattezze dello stile romanico. Nel XVI secolo fu rifatta da Fra’ Giovanni. Al primo piano della torre, caratterizzato da due finestre regolari per lato, si trova l'antico accesso ad arco. Simmetrico si ripete il secondo ordine.  I muri del campanile sono coperti di disegni, incisioni e firme. La bellissima cella campanaria, a bifore e occhi era internamente del tutto affrescata. Sopra la cella vi sta una balaustra che circonda la cupola ad ottagono la quale presenta un occhio per ogni lato.
SUL NUOVO CAMPANILE vennero messe due delle vecchie campane. La più grande era stata fusa nel 1515. La più piccola era datata 1504. I due bronzi pesavano 434 e 240 chili. Nel 1534 Bonaventura Bonaventurini (capostipite della dinastia veronese che annovera anche gli autori del Rengo) fornì tre campane di 612, 288 e 150 chili. Nella prima metà dell’800 il fonditore Chiappani fornì un concerto di sei campane in tono di Fa mentre il concerto attuale venne fuso dai Cavadini nel 1899 in tono Mi. La più grande delle attuali
campane pesa 700 chili e ha un diametro di 108 centimetri. Le campane erano inutilizzate da sei anni e sono state di recente restaurate grazie al parroco di San Tommaso e Santa Maria in Organo.
IL PANORAMA che si ammira dalla torre campanaria spazia sopra Veronetta e sulla strada che ha sostituito l’antico corso dell’Adige. Si nota molto bene il chiostro dell’antico convento olivetano annesso alla chiesa e, dall’altro lato, l’arco dell’antica porta Organa accanto al giardino delle suore Comboniane.

Il monastero in riva al fiume
Il potente monastero olivetano, dedicato alla Beata Madre del Salvatore Gesù Cristo, fu costruito in riva all' Adigetto. Sorge su una cripta longobarda del VI secolo. Custodisce notevoli capolavori d’arte veronese fra i quali un polittico di Rigino, l'organo del 1506 e le mirabili tarsìe lignee di fra Giovanni da Verona (1457-1525) che a Santa Maria in Organo risiedeva. Intarsiatore, scultore e architetto, la sua opera venne elogiata dal Vasari, da Mantegna e da Giulio II.

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lunedì 17 dicembre 2012

Triste Natale a Piazza Isolo

Ieri pomeriggio, domenica a 9 giorni da Natale, ho fatto due passi in centro storico - città antica, preso d'assalto da Veronesi e turisti tra shopping e mercatini di Natale da un po' tutto il mondo, tra fumi di salamelle tedesche e luci scintillanti... la gente accorreva nonostante il freddo. Alberi di Natale e luci ovunque: autentico spirito Natalizio!
Dopodichè ho attraversato Ponte Nuovo e sono arrivato in piazza Isolo, per vedere l'albero di Natale che l'amministrazione comunale ha posizionato in questa importante piazza, come da annuncio pomposo dell' agenzia stampa del sindaco apparso sui quotidiani e anche su questo blog (la piazza veniva definita "luogo di grande passaggio").
Insomma, piazza Isolo era una desolazione, completamente deserta e buia con la sua inutile distesa di pietra.
L'albero di Natale poi era la summa della tristezza, posticcio e solitario, in un angolo buio e senza nemmeno una lucina per metterlo in evidenza... penso che qualsiasi alberello nelle nostre case sia più accattivante di quello del comune.
E pensare poi che proprio qualche giorno fa l'ufficio comunicazione del sindaco ha diramato un'agenzia in cui si parla di "controlli contro accattonaggio e degrado urbano" in Piazza Isolo, contro persone che stavano consumando bevande alcoliche... beh, mi vien da dire che in tanta desolazione forse quello era l'unico modo per tirarsi un po' su di morale... :-)
A tal proposito, è peculiare che i controlli vengano fatti in piazza Isolo e non nei vicini giardini della Giarina, ormai da anni abbandonati al completo degrado... son scelte...
Ho scattato qualche foto per rappresentare lo scenario "lunare" della piazza...

Piero

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domenica 16 dicembre 2012

Concerto di Natale 2012 a S.Stefano


 Sabato 22 dicembre 2012

alle ore 21.00 presso la Chiesa  di Santo Stefano

la Prima Circoscrizione Centro Storico, in collaborazione con il gruppo Spirituals. A. Cappella. Sound, ha organizzato il tradizionale Concerto di Natale dove saranno eseguiti

"Canti gospel spiritual e melodie della tradizione natalizia"

Un lungo augurio di Natale attraverso i più famosi canti Gospel Spiritual e le indimenticabili melodie
della tradizione natalizia europea ed americana.
Gli Spirituals. A. Cappella. Sound  hanno adottato la musica "a cappella" come il mezzo interpretativo più adatto ad esprimere l'ispirazione americana nell'esecuzione dello spiritual, filtrata attraverso le dolci sonorità europee.

Ingresso libero
Dove: Chiesa di Santo Stefano, vicolo Scaletta S. Stefano, 2 - 37129 Verona
Quando: Sabato 22  dicembre 2012 alle ore 21.00
Come: Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

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sabato 15 dicembre 2012

Controlli contro accattonaggio e degrado

I vigili di quartiere di Veronetta hanno effettuato nei giorni scorsi controlli specifici contro l’accattonaggio ed altri fenomeni di degrado urbano.
Dodici le violazioni al regolamento di Polizia urbana complessivamente accertate, cinque a carico di persone che stavano consumando bevande alcoliche in piazza Isolo, piazza Pozza e via dei Mutilati, una delle quali sanzionata anche perché sorpresa ad urinare in strada.
[...]

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venerdì 14 dicembre 2012

Ponte S.Francesco: riapertura il 20/12/12 e nuova viabilità

A seguito della riapertura al traffico nei due sensi di marcia di ponte San Francesco, che avverrà giovedì 20 dicembre, sarà ripristinato il funzionamento delle intersezioni di ponte Aleardi e di breccia Cappuccini, con alcune modifiche viabilistiche rispetto all’assetto precedente ai lavori di consolidamento del ponte. Le novità relative alla circolazione stradale nei due snodi sono state illustrate oggi dall’assessore alla Viabilità Enrico Corsi insieme agli assessori ai Lavori pubblici Stefano Casali e alle Strade Luigi Pisa, alla presenza del Comandante della Polizia municipale Luigi Altamura e dei tecnici comunali dei settori Traffico e Strade.
L'intersezione di ponte Aleardi con lungadige Galtarossa tornerà a funzionare nell'assetto antecedente ai lavori: pertanto i flussi diretti a Porta Nuova e Basso Acquar provenienti da viale dei Partigiani e da lungadige Porta Vittoria, giunti all'intersezione con ponte Aleardi, potranno proseguire diritti per lungadige Galtarossa e ponte San Francesco.
L’unica variante riguarderà l’allargamento a due corsie di marcia del breve tratto stradale compreso fra viale del Cimitero e viale dei Partigiani nella direzione verso lungadige Porta Vittoria.
L'intersezione di breccia Cappuccini sarà ripristinata invece in un assetto sostanzialmente diverso rispetto a quello antecedente ai lavori. Le modifiche principali riguarderanno i movimenti da ponte San Francesco verso circonvallazione Raggio di Sole/via del Fante e viceversa.
Chi proviene da ponte San Francesco infatti non potrà più svoltare a destra verso via del Fante, nè proseguire diritto verso circonvallazione Raggio di Sole, ma potrà solo proseguire in via Faccio direzione Porta Nuova o in direzione Basso Acquar.
Analogamente, chi proviene da circonvallazione Raggio di Sole non potrà svoltare né a sinistra verso via del Fante, né proseguire diritto verso ponte San Francesco, ma potrà svoltare solamente a destra verso via Faccio direzione Porta Nuova o verso Basso Acquar.
Modifiche anche per chi proviene da via del Fante, che potrà svoltare verso destra per circonvallazione Raggio di Sole o proseguire diritto per via Faccio-Porta Nuova e Basso Acquar, ma non potrà più svoltare a sinistra verso ponte San Francesco.
Il traffico proveniente da est e diretto nella zona di Cittadella (via Montecchi, via dello Zappatore, via del Minatore, circonvallazione Raggio di Sole) dovrà quindi raggiungere tali destinazioni percorrendo ponte Aleardi, via Pallone, via del Pontiere.
“Come avevamo promesso – ha spiegato Corsi – prima di Natale riapriremo ponte San Francesco in entrambe le direzioni, dopo i lavori di allargamento e consolidamento statico dell’opera. L’intervento, mirato a garantire un miglioramento strutturale del ponte, renderà la viabilità più fluida e scorrevole, in uno dei nodi centrali del sistema viario della città. Oltre alle quattro corsie di marcia sul ponte, due per ogni senso, affiancate da piste ciclabili su entrambi i lati, saranno apportate modifiche all’incrocio di breccia Cappuccini, al fine di velocizzare ulteriormente il transito. L’estate prossima inoltre daremo il via alla realizzazione della rotonda di ponte Aleardi e nel 2014 a quella di breccia Cappuccini, opere che dovrebbero eliminare del tutto gli attuali rallentamenti. La viabilità su via del Pontiere e via Pallone per qualche mese rimarrà invariata, per consentire ad Agsm di procedere con la sostituzione delle condutture del gas vetuste. Al termine di questo intervento via del Pontiere tornerà a doppio senso di marcia e potranno ripartire i lavori per la realizzazione del parcheggio di lungadige Capuleti. Sono allo studio invece le modalità per mantenere su via Pallone le tre corsie d’ingresso alla città”.
“Per Natale sarà consegnata alla cittadinanza un’opera infrastrutturale di elevata valenza ingegneristica – hanno detto gli assessori Casali e Pisa - che sarà studiata e presa a modello sicuramente da tante altre città. Ringraziamo pertanto tutti coloro che hanno lavorato a questo importante progetto, permettendoci anche di rispettare il cronoprogramma dei lavori che ci eravamo prefissati”.
“Ricordo alla cittadinanza che in occasione della riapertura del ponte, giovedì 20 dicembre, la viabilità sarà interrotta fino alle prime ore del pomeriggio – ha spiegato Altamura - non solo per consentire lo svolgimento della cerimonia ufficiale, dalle 9.30 alle 10.30, ma anche per gli ultimi interventi alla segnaletica stradale. Invito pertanto tutti gli automobilisti ad individuare percorsi alternativi indicativamente fino alle ore 15 del pomeriggio”.

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giovedì 13 dicembre 2012

Riqualificazione Passalacqua/Santa Marta: la prima parte del parco nel Rendiconto 2012 del Comune

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Verona - Rendiconto attività 2012 (12/12/2012)

Tratto dal materiale della conferenza di fine anno 2012.

"Parco delle mura della Passalacqua
Sono iniziati nel mese di aprile i lavori del parco urbano di circa 14 mila metri quadri lungo la cortina muraria che congiunge Porta Vescovo ed il bastione delle Maddalene all’interno dell’area dell’ex caserma Passalacqua. I lavori consistono nel parziale ricomposizione filologica dei terrapieni, pulizia, messa in sicurezza e restauro del tratto di mura magistrale interessato, dotazione di un livello minimo di percorsi e sottoservizi al fine di garantirne la fruibilità.
E' prevista un'area intesa come appezzamento di terra destinato a frutteto, orto o giardino. Saranno previste altresì aree di sosta provvisoria per ricarica di carrozzine motorizzate con punto di chiamata SOS. I lavori termineranno entro la primavera del 2013."

Riportiamo alcune immagini del progetto:

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mercoledì 12 dicembre 2012

Alberi di Natale a Veronetta


Sono stati posizionati questa mattina, alla presenza dell’assessore all’Arredo Urbano Luigi Pisa, due alberi di Natale uno in piazza Santa Toscana e l’altro in piazza Isolo. “In vista delle festività natalizie – spiega Pisa – l’Amministrazione comunale ha pensato di arricchire questi luoghi di grande passaggio con due alberi di Natale, rispondendo così alle richieste dei cittadini e dei commercianti della zona”.

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martedì 11 dicembre 2012

Consiglio Prima Circoscrizione del 13/12/12: ZTL e filobus con Corsi


Consiglio straordinario del 13/12/2012
A norma dell’art. 8 del Regolamento dei Consigli di Circoscrizione,
su iniziativa di oltre un terzo dei consiglieri assegnati alla Circoscrizione, e per la trattazione di ulteriori argomenti evidenziatisi nel corso dell'ultimo periodo,
il Consiglio di questa Circoscrizione
è convocato in sessione straordinaria
presso la sede di

p.zza Mura Gallieno, 3 alle  ore 20.30 
di giovedì  13 dicembre 2012
      con il seguente ordine del giorno:
  1. Finestre d'accesso relative alla Zona a Traffico Limitato - ZTL (DISCUSSIONE).
  2. Sistema di trasporto pubblico di tipo filoviario per la città di Verona. Progetto definitivo (PARERE).
  3. Pareri.
  4. Approvazione progetti e iniziative.
      Nel caso la trattazione degli argomenti all’O.d.G. non fosse esaurita durante la seduta, il Consiglio si intende sin d’ora riconvocato per il giorno successivo, venerdì 14.12.2012, alle ore 19.00.

      Alla seduta interverrà l'Assessore alla Mobilità, Viabilità e relative infrastrutture, Enrico Corsi.

      Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare

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venerdì 7 dicembre 2012

Fiera batte parco delle Mura... e tutti i Veronesi!

Fonte: email firmata del 7/12/2012

Gentile VeronettaBlog,
scrivo perchè mi ho appreso questa notizia che mi ha lasciato sconsolato e deluso.
Nella seduta del 29/11/2012 del Consiglio Comunale di Verona la maggioranza ha approvato  l’emendamento n.18 alla proposta 33, poi divenuta delibera di consiglio n. 92.


Con tale emendamento è stato deliberato di finanziare l’aumento di capitale sociale della Fiera di 5.451.000€ stralciando le seguenti voci di spesa:
• Progr. 97: “MOBILITA’ E TRAFFICO – Manutenzione straordinaria per la segnaletica stradale” per Euro 1.400.000;
• progr.129: “ED. PUBBLICA MONUMENTALE – Cinta Magistrale – Interventi di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa in sicurezza per Euro 1.000.000;
• progr.148: “ED.PUBBLICA MONUMENTALE – Progetto Città murate del Veneto – Castello di Montorio – Valorizzazione culturale dell’area del recinto interno con allestimento di uno spazio teatrale all’aperto” per Euro 600.000;
• progr.151: “ED. PUBBLICA – CIVILE – Sede Vigili Urbani – Interventi di manutenzione straordinaria per Euro 1.000.000;
• progr. 267: “RIQUALIFIC. ED. SCOLASTICA – Adeguamento normativo e impiantistico scuola  primaria BUSTI  – Via Redipuglia, 4” per Euro 1.500.000.

La Fiera di Verona è in grave difficoltà economica ed il Comune non ha saputo trovare altra soluzione che togliere soldi ad interventi necessari che avrebbero direttamente migliorato la vita della collettività: parliamo di interventi straordinari, per la messa in sicurezza, scuole dove vanno i nostri figli, vigili urbani che prestano servizio alla collettività, segnaletica della strada dove viaggiamo tutti... niente di tutto ciò verrà fatto perchè bisogna coprire il "buco" creato dai manager incapaci della Fiera (ma chi li avrà nominati? Il Consiglio d'Istituto delle scuole Busti???).
Questa vergogna sembra trovare i Veronesi indifferenti, convinti che l'Amministrazione che ha appena votato sia sempre la migliore...
O forse qualcuno vuole dare la colpa alla Spending Review e a Monti se poi al Comune mancano i soldi per erogare i servizi ai cittadini?

Sdegnato, mi prendo la briga di riportare l'elenco dei galatuomini che in Consiglio Comunale hanno votato favorevolmente a questa decisione - ricordatevi questi nomi e ringraziateli a nome dei bambini delle elementari quando li incontrate sul Liston...

Favorevoli:
Bacchini Marco (Civica Tosi)
Battistoni Riccardo (Civica Tosi)
Bovo Donatella (Civica Tosi)
Davoli Ansel (Civica Tosi)
Fantoni Gianluca (Civica Tosi)
Forte Katia (Civica Tosi)
Maschio Ciro (Civica Tosi)
Nicoli Gaetano (Civica Tosi)
Papadia Salvatore (Civica Tosi)
Pasetto Giorgio (Civica Tosi)
Pavesi Antonia (Civica Tosi)
Piubello Massimo (Civica Tosi)
Rando Filippo (Civica Tosi)
Saccardi Marco (Civica Tosi)
Spangaro Francesco (Civica Tosi)
Zelger Alberto (Lega Nord)
Sardelli Andrea (Gruppo Misto)

Astenuti:
Maccagnani Cristiano (Lega Nord)

Assenti:
Di Dio Vittorio (Civica Tosi)
Russo Rosario (Lega Nord)
Tosi Barbara (Lega Nord)
Tosi Flavio (Lega Nord)
D'Arienzo Vincenzo (Partito Democratico)
Salemi Orietta (Partito Democratico)
Polato Daniele (Popolo delle Libertà)
Brunelli Marisa (Unione di Centro)
Castelletti Luigi (Gruppo Misto)

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