mercoledì 2 maggio 2012

Filobus: si chiama Citea il modello scelto

Fonte: L'Arena.it del 01/05/2012

 Si chiamerà «metrobus» e sarà in strada fra tre anni
LA NUOVA FILOVIA. Presentato ieri il progetto definitivo insieme con i tecnici delle imprese realizzatrici
Sarà alimentato dalla linea aerea elettrica ma in centro funzionerà con un diesel euro 6. Due tratte per un totale di 23,8 chilometri
 
«Questo mezzo dalla tecnologia avanzata cambierà il volto al trasporto pubblico della città». Così il sindaco Flavio Tosi e l'assessore alla mobilità Enrico Corsi presentano il progetto di filobus che, dicono, «consegneremo ai veronesi fra tre anni». Nella sala Pasetto di Palazzo Barbieri ci sono il presidente di Amt Germano Zanella, responsabile della progettazione, e rappresentanti dell'Ati, l'associazione di imprese che si è aggiudicata l'appalto. Sugli schermi scorre il filmato con la simulazione del passaggio in città dei «metrobus» modello Citea prodotti dalla olandese Vdl, lunghi 18 metri e in grado di trasportare 140 persone. Pensiline che avvisano dell'imminente arrivo dei mezzi, magneti sull'asfalto che consentono l'avvicinamento a 5 centimetri dalla pedana per facilitare l'entrata per chi ha difficoltà motorie, utilizzo di quattro motori elettrici e un sistema, già sperimentato a Milano, di recupero dell'energia tramite supercapacitori installati sul tetto che consentiranno un risparmio del 30 per cento dei consumi, deposito e uffici a Verona sud, completamento del sottopasso in via Città di Nimes. L'intera opera, ricorda Zanella, «verrà ultimata in mille giorni, il cui conteggio partirà dalla firma del contratto». Questo lasso di tempo comprende anche la progettazione esecutiva del sottopasso, il cantiere che avrà l'impatto maggiore. Questi lavori, affermano i rappresentanti delle imprese, dureranno un anno circa, ma il traffico, assicurano, non sarà mai interrotto. Nei giorni scorsi i concorrenti di Tosi alla conquista di Palazzo Barbieri, e anche lo stesso Beppe Grillo durante il comizio di sabato in piazza dei Signori aveva ironizzato su tale aspetto, avevano criticato il fatto che, in centro storico, i nuovi mezzi funzioneranno a gasolio. «I mezzi», sottolinea Corsi, «dotati di quattro motori elettrici, per il 60 per cento del tragitto prenderanno l'energia da una linea aerea. In centro, per motivi di salvaguardia monumentale e paesaggistica, si muoveranno tramite un generatore diesel "euro 6" meno inquinante dei motori a metano». L'assessore sostiene che «sarà il primo di questo genere in Italia, praticamente ad inquinamento zero». Un sistema ibrido elettricità-metano, aggiunge, non sarebbe possibile: «Oltre ad essere pericoloso appesantirebbe troppo i mezzi, facendo diminuire il numero dei passeggeri trasportabili». L'assessore, inoltre, dice che il nuovo sistema «porterà a una razionalizzazione dell'intero sistema di trasporto pubblico poiché nelle ore "di morbida" funzionerà soprattutto il filobus che avrà corsie dedicate e priorità semaforica con una riduzione notevole dei tempi di percorrenza». Il design delle vetture, è stato studiato appositamente per Verona. Quanto alla tempistica, a Palazzo Barbieri assicurano che entro fine maggio la Provincia concluderà l'iter di valutazione d'impatto ambientale per poi procedere alla firma del contratto. I lavori, se non ci sono intoppi, partiranno a novembre. Il sistema filoviario veronese sarà costituito da 38 mezzi a guida vincolata. Il costo totale è di 143milioni di euro, Iva esclusa, di cui il 60 per cento finanziato dallo Stato. Le tratte sono due: San Michele-Stadio e policlinico Borgo Roma-parcheggio Ca' di Cozzi, per un percorso complessivo di 23,8 chilometri, 16 fuori dalle mura cittadine con percorso elettrificato e 7 nel centro cittadino. «Assicurerà», evidenzia Tosi, «il collegamento con ospedali, università, stazione, i caselli autostradali di Verona est e sud e, tramite il parcheggio di Ca' di Cozzi, Verona nord». L'Ati che realizzerà l'opera è composta dalla società mandataria Consorzio cooperative costruttori, con la consorziata Cdc, Soveco e Mazzi come costruttori, Alpiq Intec, Balfour Beatty Rail spa, Vossloh Kiepe, Vdl con Apts, Technital e Girpa. E.S.
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Aggiungiamo il video del test di un modello Citea (non necessariamente uguale a quello di cui si parla nell'articolo)



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