martedì 15 maggio 2012

Anonimo risarcisce il furto alla Fevoss

Fonte: L'Arena.it del 15/05/2012
SOLIDARIETÀ. Una signora si è presentata al Centro di Santa Toscana e ha consegnato una busta con duemila euro. Il presidente Dal Corso: «Un gesto discreto  ma straordinario. Siamo rimasti tutti commossi»

Verona. Dopo il furto arriva il risarcimento. Per Alfredo Dal Corso, presidente della Fevoss, che aveva denunciato su queste pagine il furto di alcune apparecchiature da cucina avvenuto al Centro di Santa Toscana nei gironi scorsi, «a rimediare le cose ci ha pensato la volta la Provvidenza». Ieri a Dal Corso è stata recapitata una busta recante la scritta «personale». Dentro c'erano duemila euro, offerti da uno sconosciuto benefattore che ha risposto così all'appello pubblicato su L'Arena. A consegnare la busta, hanno raccontato i volontari della Fevoss, è stata una signora che è stato impossibile rintracciare. «Un gesto fatto con discrezione, attraverso il cuore e le mani di una donna», racconta Dal Corso, «una signora che si è recata alla sede centrale della Fevoss, in via Santa Toscana 9, è salita su per le scale dello stabile di proprietà della Fondazione Cariverona, per raggiungere la segreteria e ai volontari di turno ha consegnato una busta indirizzata al presidente, eclissandosi subito dopo. Un gesto anonimo, che ha commosso tutti quando ho visto cosa c'era nella busta: duemila euro, cioè quasi tutto il valore del materiale che ci è stato rubato pochi giorni fa e che per noi è fondamentale per continuare a fornire i nostri servizi alle eprsone che assistiamo». «Il Signore benedica questa signora e la riempia delle sue grazie», aggiunge Dal Corso, «poiché eravamo smarriti dall'incredulità per il gesto di chi aveva rubato. Ma lei con la sua generosità ha provveduto. Vorrei abbracciarla forte per dirle anche a nome di coloro che serviamo nel nostro quotidiano servizio, il nostro grazie più profondo e riconoscente. Una mano ha tolto e un'altra mano ha dato. Non dobbiamo perdere la speranza soprattutto in questo periodo di crisi, finché ci sono persone così pronte al valore del dono. Nel momento di gioia il mio pensiero va anche all'autore del furto nella Casa della fraternità. Non può essere contento del suo gesto perché forse è proprio lui ad aver più bisogno del nostro aiuto ma soprattutto adesso del nostro perdono».

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