lunedì 3 settembre 2012

Veronetta: il parcheggio low-cost per il centro storico

La sosta nella "città antica" o ZTL a breve salirà a 2 euro all'ora per favorire la "graduale e progressiva pedonalizzazione del centro storico".
Purtroppo è un provvedimento miope, che per risolvere un problema (il troppo elevato numero di auto nella ZTL) ne crea molti di più.
Se l'amministrazione crede di disincentivare l'uso dell'auto privata per recarsi in centro storico raddoppiando la tariffa, l'effetto che si otterrà sarà quello di spostare tutte le auto negli stalli intorno alla zona 2-euro, zone già intasate.
Questo è già in parte successo con l'introduzione della ZTL per quanto riguarda il traffico.
Veronetta, tra tutti i quartieri a ridosso della ZTL, è quello con minor disponibilità di posti auto in strada, tanto che non bastano nemmeno per i residenti.
Basta chiedere a chi ci vive per sapere quanto tempo passa ogni giorno a cercare di parcheggiare sotto casa, spesso risolvendosi con lasciare l'auto a parecchi centinaia di metri di distanza dopo ricerche estenuanti.
Con questo nuova "sperimentazione" della sosta a 2-euro sarà pertanto ancora più difficile la vita di chi - vivendo a Veronetta - purtroppo non può fare a meno dell'auto e non ha la fortuna di avere un garage.
Lo stesso vale per chi ci lavora o ci studia, visto che a Veronetta c'è l'Università, ma nessuno se n'è accorto...
Sarebbe stato meglio fornire prima valide alternative a chi si reca in città antica (mezzi pubblici efficienti, parcheggi scambiatori) e poi innalzare la tariffa e quindi innescare il processo di migrazione verso i parcheggi low-cost di Veronetta.
Ma sembra che queste valide alternative siano troppo difficili da realizzare per chi prende le decisioni a Verona, mentre innalzare le tariffe (in tempi di crisi) porta soldi alle casse e aiuta in fase di bilancio.
Con buona pace di chi vive/lavora/studia a Veronetta che viene sempre maltrattato...
Enrichetta Corsini

1 commento:

  1. questo non s'ha da fare! parcheggiare a VRetta diventera' ancora piu' una tragedia

    RispondiElimina