giovedì 27 settembre 2012

Dèsegni: quando l’arte unisce le culture

Con la faccia da straniero_edizione 2012Fonte: ilVeronese.it, 26/09/2012

Intervista a Silvia Mantovani, una delle organizzatrici degli eventi targati “Dèsegni” in programma il 28,29 e 30 settembre alla Festa del Buon Vicinato a Veronetta.

Dèsegni è un’associazione culturale; quando è nata, cosa vi ha spinto a fondarla e che scopi vi prefiggete? Dèsegni nasce nel giugno 2011 da un gruppo di architetti, restauratori e designer, in cui successivamente confluiscono altre professionalità – tra cui fotografi, artisti e un’antropologa – che si incontrano proprio in occasione della passata Festa del Buon Vicinato. Nei nostri obiettivi c’è la volontà di porre l’attenzione sugli spazi cittadini lasciati al degrado o poco frequentati – spesso luoghi di grande valore storico-artistico – abitandoli di iniziative e contenuti socio-culturali che siano in armonia con le caratteristiche dell’ambiente in cui si svolgono, in una valorizzazione reciproca.
Uno dei mezzi che utilizzate per diffondere la vostra filosofia sono gli eventi. Gli ultimi in programma sono il 28- 29- 30 settembre, in occasione della Festa del Buon Vicinato di Veronetta. Da cosa è nata questa collaborazione e perché la scelta di questa festa? Veronetta è un quartiere davvero interessante, stimolante e ricco di storia, anche se sono in pochi a conoscerlo per quello che veramente è. Per noi la Festa del Buon Vicinato è l’occasione per allargare i confini intellettuali e spaziali coinvolgendo l’intera città nella scoperta di culture, persone e luoghi di questo quartiere storico, più “vicino” di quanto sia percepito.
Non è il primo anno che partecipate alla Festa di Veronetta, quali sono i fattori che si sono consolidati rispetto alla partecipazione nel 2011? E le novità? Siamo sostanzialmente cresciuti, nelle esperienze, nella rete di contatti e nella professionalità perché in quest’anno trascorso abbiamo potuto lavorare a diverse iniziative. La forza dell’edizione di quest’anno sarà sicuramente la partecipazione di moltissime comunità che aggiungeranno colore e varietà alla festa, mentre speriamo che sarà apprezzata l’iniziativa di dedicare ai giovani uno spazio anche per loro con i concerti de “Il giardino dei Nani!”.
Voi come associazione avete due eventi chiave. Il primo è il 28 settembre con l’inaugurazione della mostra Grafiti all’ex Liceo Nani, realizzata dai ragazzi di VERonettAmica. In cosa consiste la mostra? Perché avete scelto questa mostra e chi sono i ragazzi di VERonettAmica? VeronettAmica è un’associazione che gestisce un centro diurno per giovani che vivono in ambienti difficili e che tra le varie attività ha iniziato, con Matteo Perezzoli, un percorso di laboratori di grafica. Visto l’importante lavoro che fanno con i giovani – il pubblico a cui abbiamo voluto dedicare l’evento dedicato nel Giardino – e la nostra competenza in allestimenti, non abbiamo avuto dubbi sull’invitarli a partecipare.
Il secondo vostro intervento è l’evento “Con questa faccia da straniero” in programma domenica 30 settembre. In cosa consiste e che valori si propone di raggiungere? L’arte può essere un mezzo di educazione alla tolleranza? Certo, l’arte permette di coniugare esperienza e piacere, idea e forma, e lo scopo di “Con questa faccia da straniero 2.0” è quello di creare un momento di incontro “creativo”, attivo e giocoso, per cui sicuramente più partecipato ed efficace: i partecipanti saranno invitati a incontrare le altre culture “mettendosi nei loro panni” cioè indossando degli abiti tradizionali di cui scopriranno i significati, mentre il nostro socio fotografo Marco Ambrosi ritrarrà le trasformazioni per un progetto fotografico.
Durante queste tre giornate, non avete tralasciato la musica. Come avete strutturato questo spazio? È giusto parlare di “spazio” perché la musica in questo contesto non è solo un veicolo di “animazione” degli eventi ma è anche un modo espressivo e coinvolgente per creare l’incontro – fra le culture e le loro danze, fra le generazioni e le nuove proposte dei gruppi emergenti di INDOMUSIC e infine le proposte dei dj-set di diverse associazioni del territorio.
Nel vostro comunicato stampa si leggono i nomi di varie associazioni come partecipanti alla vostra kermesse. A Verona esiste un fermento multiculturale tale da poter proporre un modello positivo di convivenza?  Da alcuni anni si ha la percezione che le proposte culturali stiano crescendo e molte nascano “dal basso”. Crediamo che collaborare con altre associazioni e realtà culturali del territorio sia necessario, dobbiamo creare rete perché questo è il vero seme del cambiamento di un atteggiamento “culturale” più generale, e per questo motivo gli eventi che proporremo il weekend del 30 settembre sono stati pensati fin dall’inizio per essere gestiti, animati e organizzati insieme ad altre associazioni.
Non resta che riassumere questi tre appuntamenti da non perdere. Venerdì 28 verrà inaugurato alle 17.30 “Il giardino dei nani!” (Palazzo Bocca Trezza) con la mostra di graffiti, il Nanobar e il dj-set che animerà la serata dalle 18 alle 21. Sabato 29 invece nel medesimo orario si terrà il concerto di gruppi emergenti INDOMUSIC, sempre rinfrancati dal Nanobar. Domenica 30 infine vi aspetta la festa in Piazza XVI Ottobre (Santa Toscana) con “Con questa faccia da straniero 2.0”, dalle 10 alle 21, con postazioni per provare gli abiti tradizionali, gruppi di danza, musica, laboratori per bambini e banchetti, le sfilate di abiti e le foto di Marco Ambrosi.

Nessun commento:

Posta un commento