venerdì 13 luglio 2012

Il modello Cadrega anche a Veronetta?

Fonte: Agenzia Stampa Comune di Verona, 11/07/2012
La Giunta comunale, nella riunione odierna, ha deciso di inviare a casa dei residenti della zona di via Cadrega un questionario per la valutazione dell’effettivo disturbo causato dagli esercizi pubblici, già più volte segnalati all’Amministrazione comunale.
“Dopo i recenti fatti che hanno visto da una parte i cittadini protestare e dall’altra gli esercenti affermare che non erano al corrente di nessun tipo di lamentela – ha spiegato il Sindaco Flavio Tosi – abbiamo deciso di chiedere direttamente ai residenti, tramite un questionario che sarà inviato a domicilio, se i locali della zona arrecano disturbo e in quali fasce orarie. Questo metodo, che potrà essere utilizzato ogni qual volta ci perverranno delle segnalazioni, ci consentirà di avere delle valutazioni reali del disturbo percepito da quanti vivono in prossimità di quelli che vengono definiti “bar fracassoni” e di decidere con oggettività eventuali riduzioni e limitazioni sull’orario d’apertura”.


 Tratto da L'Arena.it del 13/07/2012
La questione del delicato equilibrio tra le esigenze di chi in centro vive e, quando possibile, dorme e quelle di chi ci lavora è al centro dell'attenzione anche della prima circoscrizione e della presidente Daniela Drudi per la quale il questionario è utile per dare chiarezza una volte per tutte sul caso specifico. La svolta, per una questione che riguarda un'area ben più vasta del quartiere Carega, potrà arrivare da settembre quando i lavori della circoscrizione entreranno nel pieno grazie all'istituzione delle commissioni. «Quella su commercio e sicurezza si occuperà proprio di analizzare questo problema a 360 gradi prendendo in considerazione le istanze di ciascuno: dai residenti ai commercianti, senza dimenticare i giovani che chiedono spazi e iniziative. Domande alle quali vogliamo dare risposte concrete», spiega Drudi. Oltre al centro anche altre zone accusano disagi: a Veronetta, ad esempio, a rappresentare un problema di convivenza sono le serate della movida universitaria. Massima competenza, quindi, alle commissioni di circoscrizione che, «primo step di confronto tra cittadini e istituzioni, lavoreranno di concerto con l'amministrazione e gli assessorati preposti». Per permettere alle commissioni di lavorare al meglio, inoltre, è allo studio la proposta, che la maggioranza sottoporrà al voto del parlamentino del centro, di diminuire il numero di componenti in commissione da 18 a 14, abbassando così il numero legale da 6 a 5.

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