lunedì 30 aprile 2012

Passalacqua: commenti in libertà alla presentazione del 28 Aprile

Sabato 28 Aprile ho preso parte alla presentazione pubblica del progetto di recupero Passalacqua - Santa Marta da parte delle autorità comunali e dei responsabili del progetto.
Vorrei fare alcune considerazioni del tutto personali (tengo a sottolineare questo) e condividere informazioni raccolte sul posto che credo possano interessare chi segue l'evoluzione dei lavori.

La prima nota dolente è che già si registra un ritardo: la prima parte di parco - tra Porta Vescovo ed il Bastione delle Maddalene - doveva essere già pronta, invece è stata promessa tra altri 6 mesi (entro fine 2012). Le cause del ritardo sembrano essere i tempi lunghi per la bonifica del suolo, dovuti al precedente uso militare della zona.
Questa della bonifica dell'area militare sembra essere tuttora l'incognita maggiore sulla tempistica di progetto.
L'impressione è che mentre i politici sono più propensi per natura a sbilanciarsi in previsioni sulla data di ultimazione dei lavori,  i tecnici siano più cauti su questo.

Un altro commento personale riguarda l'opportunità di questa presentazione pubblica: il momento pre-elettorale è stato probabilmente l'elemento trainante dell'iniziativa. Infatti per ora non c'è nulla di realizzato del progetto che sia attualmente fruibile, le demolizioni sono state completate ma il sito è ancora molto intasato dalle macerie e totalmente inaccessibile alla popolazione. Questa stessa presentazione - nei contenuti - poteva essere fatta un anno fa, alla vigilia dell'inizio delle demolizioni: nessuno nuova informazione ufficiale è stata aggiunta; l'unico elemento interessante completato è il recupero interno del Bastione delle Maddalene, che è stato possibile visitare ma di cui non si è capito l'uso esatto in futuro (in passato si è parlato di Museo del parco delle mura magistrali di Verona).

Ulteriori informazioni sul progetto raccolte liberamente durante l'incontro:
- per quanto riguarda il parco è stato chiesto a chi lo realizzerà di piantare alberi già "maturi" e non solo arboscelli che cresceranno nel tempo. Avvicinandosi alle mura magistrali la loro densità verrà diradata per dare risalto al momunento.
- è in forse la realizzazione dei 3 campi da tennis previsti nei disegni di progetto, in quanto la loro presenza disturberebbe la continuità del parco, anche considerando le reti di recinzione e i lampioni per l'illuminazione. Quell'area dovrebbe aggiungersi al verde pubblico a prato.
- i 2 capannoni dell'ex caserma che sono ancora in piedi potrebbero rimanere in modo da evitare la costruzione della palestra. E' stato però notato come essi impediscano la vista della Provianda di Santa Marta da alcuni punti del parco, perciò questo è ancora da decidere.
- la torre piezometrica verrà eliminata: inizialmente si era parlato di conservarla e farne un punto panoramico, in alcuni documenti si vedeva ricoperta di verde con innestati nidi. Veniva considerata anche utile per l'identificazione dell'area nel panorama cittadino.
- il parco del Bastione delle Maddalene valorizzerà anche la croce alla memoria di Luigi Lenotti inserendola nei percorsi del parco.
- da valutare la possibilità di realizzare i parcheggi interrati della palazzina per i servizi di quartiere, che sorgerà accanto ai silos della Santa Marta: iniziati gli scavi si verificherà con la Sovraintendenza ai beni Architettonici la rilavanza del sito sottostante.
- la presentazione è stata segnata anche da una piccola contestazione di alcuni attivisti dei comitati storici per la Passalacqua, poi confluiti nel comitato contro l'abbattimento degli alberi. Sollecitato dai contestanti, l'ing. Ortolani (dirigente del Comune di Verona) ha confermato che durante le demolizioni c'è stato un episodio irregolare quando dei pezzi di amianto sono stati abbandonati su un cumulo di macerie all'aria aperta. Tale illecito è stato sanzionato dallo Spisal e i detriti rimossi.
- sempre a proposito degli alberi abbattuti, oggetto di contestazione l'estate scorsa, anche l'architetto Policante (responsabile del progetto) ha confermato che erano per lo più malati.
- sono stati mostrati due diversi plastici dell'area di progetto, uno più vecchio dove si vedevano dei percorsi di rocce e d'acqua e uno più recente dove tali zone sono state sostituite da semplici aree a prato.
Seguono foto scattate all'interno del Bastione delle Maddalene e ai 2 plastici presenti.

Paolino

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