lunedì 16 aprile 2012

Controlli notturni in via San Vitale

Fonte: ilVeronese.it del 15/04/2012
Attorno alla mezzanotte, una macchina della polizia municipale parcheggia di fronte al Malacarne in via San Vitale. Due agenti di polizia chiedono i documenti d’identità ai presenti fuori dalla porta del locale e per venti minuti, mentre un agente resta di fronte al locale, l’altro esegue in macchina i controlli della ventina circa di documenti raccolti tra i clienti. Anche se qualcuno non capisce il perché e chiede spiegazioni sul motivo della richiesta dei documenti da parte degli agenti, la maggior parte dei clienti li consegna senza discutere perché questi controlli sono diventati frequenti nell’ultimo periodo. Nel locale “Ai preti”, in via Interrato dell’acqua morta, la polizia qualche settimana fa è entrata accompagnata dai cani anti droga. Controlli che filano via lisci nella maggior parte dei casi ma è innegabile la sensazione di disagio da parte dei “controllati”. Probabilmente per cultura, i veronesi non sono abituati a esibire i documenti su richiesta di un agente di polizia. Obiettivo che in alcuni casi, complice qualche bicchiere serale, diventa una vera e propria sensazione di fastidio e di invasione della privacy.

Gli agenti di polizia, come ogni funzionario pubblico, assolvono i loro compiti e non possono rispondere sulle cause e i motivi che li mandano a effettuare questi controlli. Il vicinato del locale è abituato a segnalare alle forze dell’ordine situazioni di schiamazzi sulla strada, cosa che peraltro sia ieri sera sia nell’ultimo periodo è di molto diminuita grazie all’impegno dei gestori del locale. Oltre al lavoro dentro al bar, i due gestori tengono sempre un occhio alla situazione fuori dal locale e monitorano la presenza di persone oltre un certo orario, invitandoli ripetutamente ma sempre cortesemente a non fermarsi davanti al locale.

Le domande più frequenti tra i clienti restano soprattutto sui motivi di questi controlli. Se da una parte, quella degli agenti, non si può evincere molto oltre a risposte di protocollo, dall’altra, alcuni clienti mettono in diretta relazione l’aumento dei controlli e il clima elettorale. Nella strada la situazione non è ancora comunque tesa e il rispetto nei confronti di chi lavora dentro a una macchina blu, dietro a un bancone e di chi vive all’interno dei balconi sopra i locali dovrebbe essere una delle prime cose da non dimenticare nel fine settimana.
Alessandro Berti

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1 Commenti:

Alle 17 aprile 2012 alle ore 15:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il rispetto su tutto e su tutti mi sembra il minimo per poter dialogare in una società civile.
Chiedersi del perchè ci sono i controlli mi sembra però non affrontare in maniera seria la questione della zona. Sono un abitante di via San Vitale, giovani lo siamo stati tutti, lo sono ancora e senza cercare tante cose, come spaccio, droga ecc...è sufficiente capire che gli abitanti della zona sono stanchi di sentire una gran confusione sino a tarda notte anche se solo nel w.e (che poi non è vero). Poche sere fa transitavo proprio davanti al malacarne con l'auto e devo dire che la sensazione di disagio l'ho avuta io, perchè sinceramente ho dovuto fermarmi per passare, con persone ubriache che cadono sull'auto, quasi sfidanti, che non si tolgono dalla strada dove devono passare le auto ecc...insomma questo per far capire che dipende da dove si guarda il problema, da quale propsettiva. Non c'è alcun dubbio che se ci fosse un negozio di fiori al posto del circolo, tutto questo non succederebbe. in ogni caso ben venga il circolo, ben venga che il gestore faccia di tutto per controllare la clientela (ho i miei dubbi, parliamoci chiaro, quando hai fuori 100-150 persone, cosa vuoi che faccia!!!) ben vengano i controlli, ma per favore non chiediamoci il perchè!! Perchè di "perchè" ce ne sarebbe una lista infinita. E non dimenticate che chi paga sempre queste situazioni sono gli abitanti della zona, che non dormono, che devono osservare spacci di droga, che devono subire umiliazioni verbali dai clienti del circolo, che si vedono "pisciare" sui muri delle proprie abitazioni, che che che.... Ripeto giovane lo siamo stati tutti, ma non mi sono mai permesso comunque di gridare dal basso all'alto "torna dentro puttana", non mi sono mai permesso di pisciare in un centro abitato (il locale ha un bagno!!!), non mi sono mai permesso di lasciare o spaccare bicchieri sulle auto, ma più che altro non è che non mi sono mai permesso, non mi è mai passato per la mente. Saluti a tutti i cittadini del bellissimo quartiere di Veronetta.

 

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