Fonte: Agenzia Stampa Comune di Verone del 26/07/2012
Il vicesindaco con delega all’Urbanistica Vito Giacino si è
recato oggi in sopralluogo al cantiere dell’ex caserma Passalacqua per
verificare lo stato di avanzamento dei lavori di riqualificazione. Erano
presenti i presidenti della 1ª Circoscrizione Daniela Drudi e della
commissione consiliare urbanistica Ciro Maschio, il direttore lavori del
programma di riqualificazione Passalacqua e Santa Marta architetto
Giovanni Policante con il consulente per il progetto di recupero del
parco urbano architetto Vittorio Lino Bozzetto.
“Nel corso
dell’ultimo mese – ha spiegato Giacino – è stata completata la bonifica
bellica superficiale e sono iniziate le indagini archeologiche che hanno
portato alla luce una cisterna, in linea con il corpo centrale della
Priovanda. Sono stati demoliti quasi tutti gli edifici e rimosso
l’asfalto nel piazzale antistante il bastione delle Maddalene – ha
proseguito Giacino – per un totale di 31 mila metri cubi di detriti che
verranno utilizzati per i sottofondi e la ricarica dei sottopieni”.
“Entro la primavera –conclude il vicesindaco – sarà terminata la prima
parte, circa 15 mila metri quadrati, di quello che diventerà uno fra i
più grandi parchi urbani a valenza storico paesaggistica d’Europa, con
182 mila metri quadri complessivi di verde”.
Il programma urbano di
riqualificazione del compendio Passalacqua e Santa Marta viene
realizzato a costo zero per l’Amministrazione comunale, con un
finanziamento regionale per i progetti di housing sociale di 10 milioni
di euro e il contributo di partner privati, l’A.T.I. Sarmar e imprese
associate, individuati tramite bando pubblico, aggiudicato a 31, 6
milioni di euro. Tra gli elementi qualificanti del progetto la
realizzazione, oltre che del più grande parco della città, del campus
universitario, di alloggi residenziali per le fasce più deboli, di spazi
per l’Università come la nuova biblioteca e 6 aule didattiche, e di
servizi per il quartiere di Veronetta.
La riqualificazione complessiva del compendio Passalacqua e Santa Marta sarà ultimata nel 2015.
Fonte: L'Arena.it del 27/07/2012
Dove c'erano colate di asfalto e tonnellate di cemento sorgerà il
polmone verde e il cuore culturale della città. Negli spazi di quello
che diventerà il parco della Passalacqua, a Veronetta, il presente è
ancora fatto di cumuli di materiale demolito e riposto in colline di
detriti. Ma entro il 2015 il parco di 180 mila metri quadrati di verde
diventerà meta abituale per migliaia di veronesi, studenti universitari e
turisti. E il primo stralcio di parco, circa 15 mila metri quadri
nell'area più vicina a Porta Vescovo e che contorna i bastioni delle
Maddalene, sarà inaugurato nella prossima primavera. SOPRALLUOGO. Ieri
mattina, il vicesindaco Vito Giacino ha effettuato un sopralluogo nel
cantiere del parco insieme ai presidenti della prima circoscrizione
Daniela Drudi e della commissione consiliare urbanistica Ciro Maschio.
A mostrare quanto fatto e quanto ancora c'è da fare, il direttore
lavori del programma di riqualificazione Passalacqua e Santa Marta,
l'architetto Giovanni Policante, insieme al consulente per il progetto
di recupero del parco urbano, l'architetto Lino Vittorio Bozzetto. Tra
gli ultimi lavori realizzati, in ordine di tempo, la bonifica bellica
superficiale che ha messo in evidenza una serie di punti dove verranno
effettuati ulteriori indagini per capire che tipo di metalli si
nascondono sotto la pancia della Passalacqua. Inoltre, sono iniziate le
indagini archeologiche che hanno portato alla luce una cisterna del
periodo asburgico. CISTERNE. Quello della Passalacqua è infatti un
progetto «sorvegliato speciale» da ben quattro soprintendenze, bellica,
monumentale, archeologica e ambientale. «Studiare nel dettaglio la
storia di questo sito nei secoli ci aiuta a capire come valorizzarlo al
meglio e soprattutto ad individuare i siti esatti dove potrebbero
esserci ritrovamenti. Le cisterne, ad esempio, le abbiamo trovate nel
punto esatto dove ci aspettavamo che fossero. Così facendo si evitano
per quanto possibile sorprese e perdite di tempo in scavi inutili»,
aggiunge Policante. Sono stati demoliti quasi tutti gli edifici e
rimosso gran parte dell'asfalto che prima copriva praticamente tutta
l'area per un totale di 245 mila metri cubi di edifici distrutti e di 25
mila metri cubi tra cemento e asfalto ammassati ora in grandi cumuli. E
la buona notizia per il quartiere è che non dovranno essere smaltiti.
La quasi totalità di questo materiale, infatti, verrà opportunamento
elaborato sul posto e utilizzato per formare i sottofondi del parco e i
terrapieni che verranno ricostruiti in modo da restituire ai bastioni il
loro aspetto originario. BASTIONI. «Stiamo facendo il possibile per
lavorare creando a Veronetta minori disagi possibili», spiega Policante.
Il primo ad essere realizzato sarà il terrapieno dei bastioni
Maddalene, alto circa sei metri e lungo venti. Una volta finito, sarà
dunque ripristinato tutto il camminamento delle ronde militari per oltre
un chilometro e mezzo di passeggiata nel verde. Inoltre, porta di
Campofiore sarà aperta e formerà un percorso di congiunzione
ciclopedonale diretto tra Veronetta, quartiere universitario e via
Torbido. In piedi rimangono la cisterna dell'acqua e altre costruzioni
militari la cui sorte è nelle mani della soprintendenza che dovrà
stabilire se possono essere abbattute o se dovranno essere mantenute e
recuperate. BIBLIOTECA. «Tra le novità di questo ambizioso progetto che è
in continuo divenire, studiato in sinergia con le soprintendenze e con
l'Università, è la realizzazione della nuova biblioteca universitaria
proprio al centro del parco, nell'area dell'ex caserma Santa Marta.
Inoltre, due edifici conterranno sei nuove aule universitarie di 250
posti ciascuno e avremo immobili destinati ai servizi per il quartiere,
che saranno destinati, ad esempio, alle associazioni locali e del terzo
settore», ha spiegato Giacino. Il programma urbano di riqualificazione
del compendio Passalacqua e Santa Marta è a costo zero per
l'amministrazione comunale, con un finanziamento regionale per i
progetti di housing sociale di 10 milioni di euro e il contributo di
partner privati, l'A.T.I. Sarmar e imprese associate, individuati
tramite bando pubblico, aggiudicato a 31,6 milioni di euro.I.N.
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