mercoledì 22 giugno 2011

Gli alberi della Passalacqua e la strumentalizzazione di parte

Buonasera. Ultimamente sento un grande fermento (giustamente) intorno al progetto di recupero dell'area delle ex caserme Passalacqua e Santa Marta.
In particolare qualcuno discute molto dell'abbattimento previsto di alcuni alberi, in numero variabile in base alle esigenze di cantiere.
Vorrei fare alcune mie personali considerazioni, premettendo che non faccio parte di alcuna associazione ambientalista o partito politico.
Vivo a Veronetta, sono Veronese e mi sono trasferito da qualche anno proprio in questa zona meravigliosa della città.
Da sempre mi interessa il progetto della riqualificazione delle ex caserme (chiamiamolo "la Passalacqua") perchè può cambiare volto al quartiere e migliorare la vita di chi ci vive e non solo di quelli. Per questo "frequento" spesso la zona e credo di conoscerla piuttosto bene per esperienza diretta.
Da quando i militari se ne sono andati, finora l'area è rimasta terra di nessuno: per lo più chiusa al quartiere (come doveva essere una caserma), era usata solo da alcune associazioni di volontariato e sportive, ma la maggior parte della superficie rimaneva costituita da capannoni decadenti, con materiali altamente inquinanti e che potevano diventare rifugio di sbandati.
Ora finalmente parte il progetto: da residente non nascondo che anch'io ho sognato si facesse un unico grande parco nell'area - stile Berlino, Londra o New York.
Ma noi siamo Verona e per fare i lavori ci vogliono soldi - la vita è fatta di compromessi. Meglio un'area sistemata e fruibile dalla cittadinanza a costo di alcune abitazioni in più (tra l'altro alcune sono dedicate a persone in difficiltà economica), piuttosto che mantenere chissà per quanto tempo il degrado e l'inquinamento che ho constatato personalmente alle ex caserme.
C'è però qualcosa che mi stona: leggo grandi proclami di associazioni ambientaliste, in cui si scrivono frasi tipo "verrà abbattuto un bosco con platani, cipressi neri, cedri, pini e magnolie di 60 anni, con chiome spettacolari che raggiungono i 20 metri di diametro". Ebbene, ripeto conosco bene quella zona e questa definizione della vegetazione alle ex caserme mi sembra molto roboante, volutamente esagerata per indurre una strumentalizzata avversione ambientalista al progetto, forse anche a fini politici.
Definire un "bosco" la vegetazione all'interno di quello che era fino a pochi anni fa una caserma, fatta di piazzali per le esercitazioni e le parate mi sembra troppo!
Mi viene da pensare che tante di queste persone che combattono queste battaglie ideologiche non ci siano mai entrate nell'area Passalacqua! Idealogia ai tempi di internet! Se uno di questi sabati dovessero trovarsi ad organizzare una manifestazione colorita a favore della stampa in zona università, li invito ad entrare e cercare questo bosco... poi magari mandatemi delle foto ricordo, perchè io proprio non l'ho mai visto.
L'ambiente non è di parte, credo che la maggioranza dei cittadini di Veronetta e di tutta Verona siano contenti di avere un progetto di recupero iniziato di un'area tanto importante anche storicamente, sperando che i lavori procedano rapidamente e senza intoppi!

A corredo di quanto scritto, vi invio le foto aeree che si trovano su internet dell' area Passalacqua prima dell'inizio delle demolizioni.
Firmato: Paolino

8 commenti:

  1. sono assolutamente d'accordo con il commento di "Paolino", anch'io sono residente da un paio d'anni a Veronetta e ben venga l'inzio del progetto. Naturalmente un'attenta vigilanza su cosa e come vengono eseguiti i lavori ci deve essere, ma con il buon senso,altrimenti tante battaglie alla fine diventano dei boomerang.
    l'unica cosa che mi preoccupa e di cui non se ne parla mai, o quantomeno il sottoscritto non è riuscito ad avere uno stralcio di notizia, è la questione parcheggi per residenti, costi e disponibilità. Questo è un aspetto che deve interessare tutti i residenti perchè se le cose peggioreranno in termini di disponibilità posti e soprattutto costo mensile del posto auto, allora qualcosa non ha funzionato. Anche queste cose dovrebbero essere controllate e assicurate alla cittadinanza residente e non solo. Oggi il costo mensile per un abbonamento è 60€, vedremo quanto costerà, se ci sarà e per chi ci sarà.

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  2. Vorrei sapere: quali sono le proposte degli "ambientalisti" sugli alberi della Passalacqua? io sono una persona attenta all'ambiente e all'ecologia, ma non capisco bene questa battaglia. Cosa dovremmo fare? fermare il progetto per non tagliare gli alberi? ripianificare completamente costruendo gli edifici sparsi tra gli alberi esistenti? aspettare che cambi il colore della giunta comunale in modo da poter applaudire al progetto? il punto è che quell'aerea è preziosa per studenti, residenti e tutti i Veronesi. Lasciarla inutilizzata ed al degrado per evitare di abbattere degli alberi mi sembra assurdo. Non capisco. Spero che qualche ambientalista mi sappia rispondere, grazie.

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  3. l'unica strumentalizzazione mi pare che sia da parte di chi ha scritto questo articolo....per il resto il voler salvaguardare,mantenere e conservare l'ambiente che già c'è non mi sembra affatto strumentale nè di parte

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  4. Se scavando a Verona si trova un reperto storico i lavori vengono sospesi in difesa di un patrimonio storico. Alcuni degli alberi che si intende abbattere hanno certamente acquistato dignità di bene con valore storico-architettonico.
    A differenza dei reperti antichi stiamo inoltre parlando di esseri viventi. Capisco che sia certamente più semplice partire da una situazione di "tabula rasa" e piantare giovani piantine (facciamo felici pure i vivaisti!) ma non pensate che in un mondo che sempre più compromette gli ecosistemi sia giusto pretendere rispetto per quella natura che ci consente di vivere?

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  5. Rispondo a "canesciolto69", essendo stato chiamato in causa: la strumentalizzazione era riferita al termine "bosco", decisamente fuorviante trattandosi di una ex-caserma (entrateci e vedete)...per quanto riguarda la Passalacqua in particolare,se parliamo di "salvaguardare,mantenere e conservare l'ambiente che già c'è", anche il progetto precedente dell'arch. Ferlenga, vincitore del concorso indetto dall'amministrazione Zanotto, prevedeva di costruire abitazioni e spazi per l'Università. Nessuno finora si è mai sognato di conservare l'area così com'è, anche perchè era un ammasso di capannoni fatiscenti! Qui forse non sappiamo di cosa parliamo... Qualcosa andava fatto e nessuno ha mai avuto il coraggio o la follia di proporre di fare un unico grande parco mantenendo TUTTI gli alberi. Credo con questo di aver chiarito il mio pensiero, se così non fosse fatemi sapere.grazie.

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  6. D'accordo con "Paolino". Ho sott'occhio un foglio di invito ad una assemblea cittadina il 28 luglio, in cui si parla di "minaccia del taglio di 180 alberi di alto fusto": ma chi l'ha promosso è mai entrato alla Passalacqua??. E che fine hanno fatto le accanite polemiche con tanto di babbione/i arrampicate/i sui rami per salvaguardare "dalla desertificazione" i giardini L'Ombroso??... D'accordo stare accorti onde evitare soprusi, ma polemizzare giusto per dare aria ai denti e creare preventivamente allarmismi che si dimostrino poi infondati è controproducente, della serie "facciamoci del male"....

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  7. Ringrazio "Paolino" per le fotografie aeree della Passalacqua. Le ho debitamente salvate per confrontarle a lavori avvenuti, confidando che "Paolino" possa ripetere la sequenza post lavori. Suggerisco di fare altrettanto ai polemisti "a prescindere", riguardo il timore dell'abbattimento alberi ed a coloro che hanno indicato il numero in 180 suggerisco di utilizzare le foto per contare le chiome: non è difficile (con un minimo grado di approssimazione).Preciso di essere un ambientalista e sono di ideologie ben lungi dalla giunta in carica ma: "Amicus Plato,sed magis amica veritas" (Amo Platone, ma amo di più la verità). Claudio Pjr

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  8. Auspico che qualcuno dei responsabili l'impresa addetta ai lavori o del Comune mi legga.
    Sta avendo luogo uno scioccamente infantile giochino: lo spioncino della porta antistante il Polo Zanotto, unico modo rimasto per un'occhiata all'interno della Passalacqua, è stato accuratamente ostruito e c'è qualcuno che oltre ai cartelli "salviamo gli alberi" provvede dall'esterno a riaprirlo. Naturalmente tutti gli i pertugi da ove si potesse vedere sono stati accuratamente occlusi (come al tempo dei bordelli, che per legge dovevano tenere le persiane sempre chiuse....). Ora mi chiedo, CHE PROBLEMA C'E', SE I LAVORI RISPETTANO QUANTO PREVISTO DAL PIANO UFFICIALE (PREVISTO ABBATTIMENTO ALBERI COMPRESO), LASCIARE CHE LA GENTE VEDA COSA STA AVVENENDO?: "MALE NON FARE, PAURA NON AVERE". Forse qualcuno dimentica che questi lavori vengono pagati dai cittadini!!
    Claudio Pjr

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