venerdì 1 giugno 2012

Castel San Pietro: sopralluogo alla cisterna viscontea

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Verona, 31/05/2012
L’assessore all’Edilizia monumentale Stefano Casali si è recato questa mattina in sopralluogo a Castel San Pietro per visionare la cisterna viscontea, ritrovata nel corso dei lavori di riqualificazione dell’area. Il manufatto, risalente al 1300, ha un raggio di 18 metri per 18 metri di altezza e verrà integrato nel progetto di riqualificazione attualmente in corso, ad opera della Fondazione Cariverona, che vedrà lo spostamento in questi spazi del museo civico di Storia Naturale.
“Abbiamo effettuato un sopralluogo all’Acropoli di Verona, dove è nata la nostra città - ha detto Casali – nella zona attualmente interessata dai lavori di Fondazione Cariverona dove, già fra due anni, potremo vedere ultimata la funicolare. Una importante riqualificazione, portata avanti dal Comune, riguarderà anche il museo Archeologico, nella parte sottostante del colle; la nostra scommessa – ha aggiunto l’assessore - è quella di concludere tutti i lavori entro la fine del mandato e di vedere raddoppiare i visitatori in questa importante area della città”.

 Fonte: L'Arena.it del 01/06/2012

Interventi a Castel San Pietro
L'obiettivo è finire per Expo 2015

MONUMENTI E TURISMO. Sopralluogo al cantiere del complesso di proprietà di Fondazione Cariverona, che pagherà i restauri. Funicolare, museo di storia naturale parco e zona archeologica: il Comune punta a finire nel 2015

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Verona. Corsa contro il tempo per Castel San Pietro. Il museo di Storia naturale sull'«acropoli» di Verona (cioè il punto più alto dell'antica città) da concludere per l'Expo 2015 di Milano. È la scommessa del Comune, per il complesso asburgico di proprietà di Fondazione Cariverona, presieduta da Paolo Biasi, titolare del progetto di recupero, firmato dall'architetto Stefano Gris. I lavori — ripresi in aprile; entro l'anno progetto esecutivo — riguardano il palazzo di 5.000 metri quadrati, costruito a metà '800, che ospiterà il museo. Quindi la cisterna viscontea del 1300, all'esterno, la funicolare che salirà da Santo Stefano e il parco di circa 30mila metri quadrati che digrada dal castello verso Santo Stefano e la Valdonega. DUE ANNI E MEZZO per vedere i reperti del museo di Storia naturale, ora a Palazzo Pompei, in lungadige Porta Vittoria, a Castel San Pietro? Per la corsa contro il tempo ci vorrà il turbo. Tre anni-tre anni e mezzo da oggi sembra infatti il tempo più probabile per completare l'opera. L'assessore all'edilizia monumentale Stefano Casali però, anzitutto per la funicolare, punta all'Expo 2015, che sarà a Milano ma coinvolgerà anche città vicine fra cui Verona, per incremento il flusso di turisti. È quanto sostiene Casali durante il sopralluogo sul cantiere e in particolare alla cisterna, con i tecnici di Cariverona, con l'ingegnere Claudio Modena che segue i lavori per conto del committente e con i dirigenti dei lavori pubblici del Comune Luciano Ortolani e Sergio Menon. La cisterna del '300, risalente all'epoca in cui sul colle di Castel San Pietro sorgeva un altro castello, ha un diametro di 18 metri ed è alta 18 metri. Il manufatto, già svuotato da tufo e da altri materiali accumulatosi in tanti secoli, una volta recuperato, sarà uno dei punti qualificanti del nuovo complesso e si potrà visitare all'inizio del percorso museale. La sistemazione della cisterna verrà integrata alla riqualificazione in corso. «ABBIAMO effettuato un sopralluogo all'acropoli di Verona, dove è nata la nostra città», spiega Casali, presente Enrico Guardini, consigliere della Civica per Verona in seconda circoscrizione, «nella zona attualmente interessata dai lavori di Fondazione Cariverona dove, già fra due anni, potremo vedere ultimata la funicolare». L'assessore Casali ricorda poi «l'importante riqualificazione, portata avanti dal Comune, che riguarderà anche il museo archeologico del Teatro Romano, nella parte sottostante del colle, visitata da circa 80mila persone all'anno. La nostra scommessa», conclude quindi l'esponente della Giunta Tosi, «è concludere tutti i lavori entro la fine del mandato e di vedere raddoppiare i visitatori in questa importante area della città».
Enrico Giardini

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