martedì 20 marzo 2012

Parco Alto San Nazaro, apertura in estate (nuove foto)

Fonte: L'Arena.it del 20/03/2012
VERONETTA. Il vicesindaco risponde alle critiche del consigliere del Pd in prima circoscrizione Dusi
Giacino: «Abbiamo fatto progetti che la passata amministrazione non aveva nemmeno previsto»

Una piattaforma pavimentata coperta e attrezzata di circa cento metri quadri a disposizione delle famiglie per pic-nic con tanto di angolo barbecue e fontana. È così che verrà vissuto il parco di Alto San Nazaro. Il progetto è già al vaglio della Soprintendenza. Ottenuto parere positivo, la costruzione, che troverà posto nella zona vicino al parcheggio che separa l'ultima delle palazzine ristrutturate con l'area verde, verrà realizzata in breve tempo. Con tutta probabilità per l'estate il parco dovrebbe essere pronto e aperto al pubblico. «Al momento abbiamo provveduto alla semina dell'erba, alla piantumazione di alberi e arbusti e alla posa di otto panchine: operazioni che ci sono costate quasi centomila euro. Si tratta di fondi che, come i cinquantamila della piattaforma, abbiamo reperito dal Piru del cinema Astra, perché nel piano ereditato dalla passata amministrazione niente di tutto questo era stato previsto». Il vicesindaco Vito Giacino, con delega all'urbanistica risponde così alle critiche del consigliere Pd in prima circoscrizione Franco Dusi sulla questione Alto San Nazaro. La palazzina servizi in cemento? «Non c'è e non ci sarà perché non ne è mai esistito nemmeno il progetto». E, pur riconoscendo le criticità di scalone XVI Ottobre e del manto stradale di salita San Sepolcro, Giacino spiega che, non essendoci nel progetto e nella convenzione stipulata con i privati, il Comune, almeno per ora, non ha ulteriori fondi da investire. «Su Alto San Nazaro era stato approvato un piano di recupero nel '98, poi revocato nel 2002 dall'amministrazione Zanotto che ne ha redatto un altro approvato dal Consiglio comunale nel 2005, che è lo stesso che noi abbiamo attuato dal 2008». Nel piano è stato escluso dal progetto l'edificio a stecca, ad oggi ancora fatiscente. «Abbiamo ereditato il parco, 14mila metri quadri, senza un euro da poterci spendere». Inoltre, i sottoservizi di cui si parla si limitano a illuminazione e gas, rete fognaria e idrica, spazi di sosta e marciapiede solo nelle aree dove sono effettivamente stati realizzati. Nulla più. «Solo un accordo con la ditta stipulato nel 2011 ci ha permesso di ottenere gli impianti di irrigazione e di illuminazione dell'area verde che altrimenti sarebbe stata anche buia e arida, oltre che deserta», replica il vicesindaco che apre alla possibilità di un'area cani. Quanto ai problemi di smaltimento delle acque e degli smottamenti, denunciati dai residenti, risponde: «Stiamo monitorando la situazione ma non ci sono più arrivate segnalazioni».I.N.

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