lunedì 19 marzo 2012

Alto San Nazaro, lavoro a metà

Fonte: L'Arena.it del 19/03/2012
LUOGHI RITROVATI. Il complesso sopra Veronetta verso il recupero. Ma una parte è ancora fatiscente e non c'è il parco. Ristrutturati cinque dei sei edifici abbandonati, trasformati in eleganti appartamenti. Però sono in ritardo le opere di urbanizzazione. E salita XVI Ottobre cade a pezzi

Fino a qualche anno fa era solo degrado e sporcizia, case fatiscenti e pericolanti, rifugio per senzatetto e sbandati. Oggi Alto San Nazaro è rinato. Cinque dei sei edifici abbandonati sono stati ristrutturati e ora ospitano eleganti appartamenti, una privata «finestra sulla città», come recita lo slogan della ditta che ha realizzato i lavori.
Ma all'appello manca ancora molto, soprattutto di quanto si aspettavano i cittadini di Veronetta. «A cominciare dal parco pubblico», denuncia il Pd per bocca del consigliere della prima circoscrizione Franco Dusi. «Nonostante molti appartamenti siano già abitati da quasi un anno, il parco è ancora chiuso. Negli ultimi 12 mesi i lavori sono rimasti fermi, eccezione fatta per la piantumazione di qualche albero che impiegherà anni a diventare grande e far ombra. E, quel che è più grave, non c'è traccia della palazzina che il Comune avrebbe dovuto realizzare al suo interno per ospitare vari servizi tra cui quello di controllo dell'area verde ma anche un punto di ristoro e i bagni. Non c'è nessun progetto. Metteranno un prefabbricato e verrà inaugurato poco prima delle elezioni. Ma poi la realtà sarà di abbandono: i patti erano altri e la riqualificazione di Veronetta doveva passare anche da questo parco».
Il parco, teme il Pd, rischia insomma di diventare l'ennesimo spazio verde non funzionale e quindi non frequentato dai cittadini del quartiere che invece lo richiederebbero a gran voce. Nessuna traccia nemmeno di un'area cani, «che manca in tutta la zona e gli effetti si vedono lungo i marciapiede». E del percorso sensoriale per non vedenti, che nelle intenzioni avrebbe dovuto proseguire dal parco di Salita San Sepolcro fino a quello di Alto San Nazaro, delle giostrine per i bimbi.
I nodi di Alto San Nazaro non riguardano solo il parco. La palazzina a stecca è ancora fatiscente. Lì i lavori devono ancora iniziare. Sono previsti appartamenti lussuosi di 200 metri quadri ciascuno. Ma al momento sta cadendo a pezzi, soffocata dalle erbacce e dalla sporcizia che si accumula e non viene rimossa; bottiglie, vetri rotti, lattine, cartacce.
Nota dolente è anche Scalone XVI Ottobre, che collega San Nazaro alla parte alta. Sporcizia e incuria a parte, i cardini di ferro che tengono ancorata la ringhiera alla pietra degli scalini sono sollevati in più punti. E gli stessi gradini verso la metà della scala sono spostati e sollevati. «Il terreno qui è instabile, e complici le vibrazioni provocate dal cantiere ha ceduto con alcuno smottamenti. E la scala ha riportato danni evidenti», denuncia Dusi.
«E le opere di urbanizzazione di cui si è tanto discusso? Tabula rasa. La strada che da Salita San Sepolcro porta ai nuovi appartamenti, che sarà sempre più frequentata man mano che le case verranno abitate, è ridotta malissimo e non è stata sistemata. Per non parlare dei problemi relativi allo scolo delle acque. Quelle raccolte qui andranno ad intasare ancora di più il collettore di Veronetta che è già sottodimensionato rispetto alle esigenze ed infatti crea problemi ogni volta che piove», conclude Dusi.
Ilaria Noro

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