giovedì 28 febbraio 2013

«Corteo antifascista» per le vie di Veronetta

L'INIZIATIVA. Sabato pomeriggio gli studenti scenderanno in strada con partenza alle 14.30.
I ragazzi: «Dopo l'incontro con la Kersevan sulle foibe si è pensato di organizzare un'azione per contrastare le pratiche autoritarie» 

L'avevano promesso: «Questo gesto non passerà sotto silenzio». E infatti dopo due settimane di riunioni e discussione, fuori e dentro l'ateneo, è deciso: sabato il giorno del «Corteo antifascista per le strade di Verona». Il ritrovo è fissato alle 14.30 in piazza Santa Toscana.
Loro, gli organizzatori, si firmano «Assemblea antifascista». Sono un gruppo di giovani, studenti ma non solo, che hanno deciso di mobilitarsi a partire da quanto accaduto il 12 febbraio.
In quella data il collettivo Studiare con lentezza e Pagina 13, che all'ateneo scaligero dal 2011 avevano in concessione con altri gruppi un'aula ribattezzata «Spazio zero», avevano organizzato proprio lì un incontro dal titolo «Foibe: tra mito e realtà», invitando a parlare la storica Alessandra Kersevan, nota per le sue posizioni considerate da molti revisioniste.
Il seminario e la relatrice avevano scatenato le proteste dei gruppi di destra, da Blocco studentesco a Casa Pound, che non avevano esitato prima a chiedere al rettore l'altolà (ottenuto in extremis), e poi a cercare di interromperlo, una volta iniziato nonostante il divieto, innescando momenti di forte tensione con i partecipanti alla lezione, barricati all'interno dell'aula. Solo l'intervento della polizia aveva evitato il peggio. Qualche giorno dopo, l'amministrazione dell'università aveva anche revocato la concessione dell'aula «Spazio Zero», assegnandola all'adiacente Centro disabili di ateneo, bisognoso di ulteriori spazi.
«A seguito dell'irruzione squadrista in università avvenuta durante l'incontro con Alessandra Kersevan, si sono tenute diverse partecipate assemblee, dentro e fuori gli spazi universitari, nelle quali si è aperto un confronto per organizzare un'azione articolata attraverso cui contrastare l'allarmante diffondersi di culture e pratiche autoritarie», scrive l'assemblea nel volantino con cui comunica il corteo di sabato.
«Ha avuto inizio un percorso che sta unendo differenti realtà cittadine, scolastiche e universitarie in una mobilitazione spontanea contro la violenza fascista, una mobilitazione che deve crescere e diventare contagiosa». L'idea degli organizzatori è di attraversare Veronetta, quartiere universitario e interculturale, «il quartiere più vitale della città», con musica, interventi e distribuzione di materiale informativo per denunciare quelle che definiscono «la sostanziale continuità tra l'azione istituzionale e quella squadrista nei confronti di tutto ciò che rappresenta una minaccia all'identità, ai valori tradizionali, all'interesse ideologico predominante» e «la sistematica repressione nei confronti degli spazi di socialità, di cultura, di autogestione». Intanto, all'interno dell'università, gli stessi gruppi hanno aperto una raccolta di firme per «salvare» Spazio Zero: l'intenzione è dimostrare che, tra gli studenti, la necessità di uno spazio in cui ritrovarsi, dialogare e discutere liberamente è davvero molto sentito, nella speranza che l'ateneo possa concedere quanto prima un'aula alternativa.
E, dicono, possibilmente non troppo decentrata rispetto al polo Zanotto.
Elisa Pasetto


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