lunedì 15 agosto 2011

Passalacqua: più trasparenza da pubblico e privato

I lavori alla Passalacqua continuano e ormai anche i tanto discussi alberi sono stati tagliati - sani o malati che fossero - per far posto alle nuove palazzine e alle abitazioni.
Si tratta ora di capire come procederà il cantiere, con che tempi e con che priorità. A questo proposito i soggetti coinvolti - pubblico, cioè il Comune di Verona e privato, cioè l'ATI (Associazione Temporanea di Imprese) composta da Sarmar srl, Co.Ve.Co., Aiteco e Coop. San Michele - non si sono fin'ora distinti certo per trasparenza e capacità comunicative. Questo è grave se si pensa che l'area della Passalacqua era originalmente un'area interamente comunale - appartenente quindi ai Veronesi - parzialmente ceduta ai costruttori privati affinchè si possa riqualificarla anche a beneficio della cittadinanza con strutture e servizi aperti a tutti ed un parco, grande o piccolo che sarà: la guerra sui metri quadrati della superficie del parco prevedibilmente andrà ad inasprirsi mano a mano che ci inoltriamo nella prossima campagna elettorale.

Un esempio interessante è arrivato da un altro grande cantiere che coinvolge (forse più direttamente) i cittadini Veronesi, quello dei lavori di adeguamento del Ponte San Francesco: la società che sta eseguendo i lavori ha creato un sito internet (www.pontesanfrancesco.com) dove vengono pubblicati i dati economici del progetto (costi sostenuti dalla collettività), lo stato di avanzamento con un cronoprogramma delle fasi dei lavori eseguite e da eseguirsi ed altre informazioni. Purtroppo, per considerarlo un piano di progetto completo, mancano i tempi di intervento dei lavori futuri, ma nessuno è prefetto.
Interessante il fatto che in fase di aggiudicazione della gara di appalto, tra le migliorie offribili era stato previsto un "Piano di informazione della cittadinanza prima e durante i lavori", che probabilmente ha dato origine anche al sito web.

Perchè anche per il cantiere alla Passalacqua non viene fatto altrettanto? Le domande dei cittadini sono molte e legittime e l'amministrazione comunale è tenuta a dare risposte.
La prima domanda che farei io è: ma i privati costruiranno prima le case o prima il parco? Considerato che gli appartamenti vengono già proposti in vendita, viene da pensare che, come è naturale, i costruttori privati punteranno a finire gli appartamenti quanto prima per ricavarne il loro guadagno. Quali sono gli accordi con il Comune per le parti da cui chi costruisce non ricava guadagno diretto?
Firmato: Paolino

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