Giacino sulla Passalacqua: tutto sotto controllo
Fonte: L'Arena.it del 06/08/2011
«Amianto, salute a rischio» «No, è tutto sotto controllo»
I LAVORI ALLA PASSALACQUA. Botta e risposta tra associazioni e Palazzo Barbieri sul cantiere nell'ex caserma
Gli ambientalisti attaccano: «Non si tutelano i cittadini. Il cantiere va chiuso». Giacino replica: «Per la bonifica rispettata la legge»
Ambientalisti e comitati lanciano l'allarme amianto sui lavori di demolizione all'ex caserma Passalacqua e chiedono la chiusura del cantiere a scopo precauzionale. «Non ci risulta», denuncia Mario Spezia dell'associazione Il Carpino nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Barbieri, «che siano state adottate le elementari misure di sicurezza per la tutela dei residenti e dei lavoratori e solo dopo una nostra richiesta c'è stata un'uscita dello Spisal per controlli». Immediata la replica del vicesindaco con delega all'urbanistica, Vito Giacino: «È tutto sotto controllo, le normative sull'amianto sono sempre state rispettate».
Gli ambientalisti mostrano le foto dei cumuli di macerie visibili all'esterno dell'ex comparto militare. «Sono esposti al vento e agli agenti atmosferici, ma servirebbero maggiori precauzioni per proteggere da polveri dannose il quartiere e l'università», afferma Spezia. «Il sindaco», afferma Francesca Bragaja del comitato Passalacqua, «deve tutelare la salute pubblica e ci scusi se noi abbiamo il vizio di preoccuparci per la presenza di amianto, confermataci e il diritto ad essere informati. Ci sono leggi che stabiliscono le modalità di intervento in questi casi, senza parlare dei lavoratori che per giorni hanno lavorato fra materiali rimasti scoperti fino al 26 luglio, quando sono stati coperti da teloni. E poi», continua, «manca ancora la segnaletica del cantiere: è gravissimo che le norme sulla sicurezza non siano rispettate in un cantiere voluto dall'amministrazione pubblica».
Nella sala stampa del municipio ci sono anche Lorenzo Albi di Legambiente, Giorgio Massignan di Italia Nostra e Manuela Formenti del Wwf. «Le leggi in campo urbanistico rispondono al principio di trasparenza e partecipazione, ma qui non vediamo né l'una né l'altra, ma solo privati che investono per i propri interessi e che fanno un parco tagliando gli alberi».
Giacino, rispondendo alle critiche, cita il responsabile unico del procedimento, l'ingegner Ortolani, incaricato dell'alta vigilanza sui lavori e l'architetto Policante, responsabile della direzione lavori. «Mi hanno segnalato», assicura, «che non ci sono problemi e che i funzionari dello Spisal hanno compiuto due sopralluoghi e non hanno rilevato situazioni di pericolo per i lavoratori, in caso contrario sarebbero intervenuti di sicuro».
«Prima di avviare il cantiere», continua il vicesindaco, «è stato redatto un piano di caratterizzazione e di bonifica dell'amianto come prevede la legge. Di ciò è stata incaricata la Ecodent Srl che ha censito e identificato tutti i punti con presenza di amianto che sono stati fotografati e cartografati. I campioni prelevati sono poi stati sottoposti a esami di laboratorio da parte della Lachiver Srl e dalla Veronalab Srl. Tali indagini e il calcolo sulla percentuale di presenza di amianto occupano una relazione di 55 pagine le cui prescrizioni devono essere rispettate».
«Nei cantieri», conclude Giacino, «qualche errore si può fare, ma le accuse di ignoranza, pressapochismo e incompetenza come fossimo nel terzo mondo, le rispedisco al mittente. I responsabili del cantiere rispondono a livello penale e civile di eventuali inadempienze. Gli esposti li mandino pure in Comune quindi, ma se il problema», si arrabbia, «è di contrarietà ideologia al piano urbanistico, non ci sposteremo di un millimetro».E.S.
Etichette: amianto, cantieri, demolizioni, Passalacqua, riqualificazione, salute
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