mercoledì 29 maggio 2013

Bonificato Alto San Nazaro, ma c'è allarme tra i residenti

 Fonte: L'Arena.it del 29/05/2013

Bonificato Alto San Nazaro,
ma c'è allarme tra i residenti

RISCHIO CROLLI. La collina ripulita dai rifiuti. E, intanto, arriva il veto della soprintendenza per l'area del pic-nic: «Temiamo che la roccia ceda e il terreno frani». Ma gli addetti ai lavori spiegano che le opere servono a aumentare la sicurezza

Verona. Le piogge torrenziali dei giorni scorsi sembrano aver dato una tregua. Ma per i residenti di Veronetta, nelle case che confinano con la rocca di Alto San Nazaro, la preoccupazione non è finita.  Le ultime precipitazioni hanno infatti causato allagamenti e disagi, con scrosci d'acqua mista a terra e fanghiglia dalla roccia, direttamente sui giardini e sugli edifici di quel tratto di strada. E ora il Comune è intervenuto aprendo un cantiere per la messa in sicurezza, il contenimento e pulizia della scarpata di Alto San Nazaro. Un progetto che costerà alle casse pubbliche 55 mila euro e andrà avanti, secondo le indicazioni, fino alla metà di luglio. Ma che, anziché tranquillizzarli, ha già messo in allarme alcuni residenti. «Prima dei lavori per la costruzione delle case ad Alto San Nazaro, avevamo espresso tutte le nostre perplessità circa le conseguenze che un intervento tanto invasivo su un tipo di roccia in gran parte fatta di tufo e quindi friabile avrebbe potuto causare alle nostre abitazioni. Ora pare che i nodi stiano venendo al pettine e non ci sentiamo affatto tranquilli: la paura è che la roccia ceda e frani tutto», spiegano alcuni residenti. «Stanno tagliando tutti gli alberi e abbiamo paura che, così facendo, la situazione possa peggiorare anziché migliorare. Al posto di verde, alberi e arbusti pare intendano mettere delle reti in acciaio per imbrigliare la roccia. Non abbiamo certezze ma l'unico dato di fatto è che è stato distrutto uno scorcio bellissimo. Tra l'altro, è stato scelto come periodo di inizio lavori proprio quello in cui nidificano gli uccelli», aggiungono. In cantiere, però, c'è chi spiega come la situazione sia in realtà esattamente opposta. E che, grazie a questo intervento radicale, la caduta di metri e metri cubi di terra avvenuta nelle scorse settimane non potrà più verificarsi. Si tratta di lavori attentamente pianificati e studiati in ogni minimo dettaglio. Tagliare alcuni alberi, radici comprese, sarebbe necessario perché altrimenti in grado di spaccare la roccia e causare frane con distaccamenti potenzialmente pericolosi. Inoltre, un successivo progetto di sicurezza è quello per lo smaltimento delle acque piovane, che verrebbero fatte confluire nel vicino canaletto che scende parallelo alla scalinata che congiunge Alto e basso San Nazaro. Gli operai hanno anche rimosso tonnellate di rifiuti, tra materassi, bottiglie e oggetti di ogni tipo; ammucchiando oltre venti sacchi di immondizia di cui quattro solo di siringhe. Per non contare le tane di ratti e bisce trovate. E se la messa in sicurezza è in corso, è definitivamente tramontato, invece, il progetto di costruire un'area pic-nic nel parco di Alto San Nazaro, che confina proprio con la scarpata e che si affaccia sulla città. Sul progetto è calato l'aut aut della Soprintendenza. «Abbiamo presentato domanda due volte: la seconda accogliendo le richieste della Soprintendenza ma non è bastato e ora abbiamo le mani legate. Non possiamo fare nulla ed è un vero peccato perché così il parco avrebbe potuto essere più fruibile, soprattutto dalle famiglie», spiega il vicesindaco Vito Giacino.

Ilaria Noro

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