sabato 3 dicembre 2011

Veronetta più netta


Fonte: Verona Fedele, pagina 9, 30/10/2011 (veronafedele.it)
Veronetta più pulita? «Ci pensiamo noi»

Qualcuno lo considera il ghetto della città, da cui tenersi possibilmente alla larga. Per altri è il fulcro del sapere accademico e della goliardia universitaria. Altri ancora lo considerano uno degli angoli più belli di Verona, seppur bistrattato. Di fatto, il quartiere di Veronetta fa parte a pieno titolo del centro storico della città, inserito di recente anche nei percorsi turistici dei pulmini che accompagnano i visitatori attraverso gli scorci più belli.
Eppure commercianti e residenti del quartiere, e in particolare di alcune sue strade – tra cui via XX Settembre, via San Nazaro e vicoli annessi – si sentono più immersi in un contesto da prima periferia lasciata allo sbando che parte integrante del centro storico. Tanto che hanno dato il via alla campagna di sensibilizzazione “Veronetta più netta”. Con il duplice obiettivo: spronare i cittadini in primis a rimboccarsi le maniche tenendo più pulito il quartiere, e di provocare, utilizzando senso civico, comportamenti corretti e un pizzico di ironia, una maggior attenzione ai problemi del quartiere da parte del Comune e della prima Circoscrizione.
«Questo quartiere viene lasciato più sporco e abbandonato di altri secondo l’assurda convinzione che tanto noi residenti vecchi e nuovi, studenti, lavoratori e migranti saremmo più trasandati, brutti e cattivi degli altri veronesi. Ma noi non siamo d’accordo e non vogliamo che vengano addossate al nostro simpatico, bello, allegro e colorato quartiere le mancanze di altri, di chi dovrebbe amministrare correttamente anche questa zona della città senza discriminazioni», denunciano i “Cittadini di Veronetta”, un gruppo spontaneo di abitanti della zona, molti italiani ma anche qualche residente e commerciante straniero, che ha promosso la campagna di sensibilizzazione.
La quotidianità di Veronetta, denunciano, è fatta di marciapiedi lerci, ricoperti di mozziconi di sigaretta, cartacce, vetri. Oppure peggio, come deiezioni varie agli angoli delle strade. Una sporcizia che non è certo prerogativa di questo quartiere. Basta infatti visitare uno qualsiasi dei vicoli che confinano con la centralissima piazza Erbe, il venerdì o il sabato notte, per verificare e toccare anche con “naso” la situazione. La differenza, però, è che mentre altre zone vengono ripulite alla svelta, qui lo sporco rimane a terra per giorni. «C’è un’incuria preoccupante» spiega Davide Tinazzi, titolare di un B&B. «Ecco qui una cartaccia, proprio a ridosso della vetrina. Ormai la gente passa e butta di tutto, come se si sentisse legittimata dalla trasandatezza in cui versa la zona», commentano le titolari dell’osteria Morandin che si affaccia su Porta Vescovo.
La campagna di sensibilizzazione è nata all’indomani di un’assemblea pubblica, cui ha partecipato, tra gli altri, anche l’assessore comunale al Traffico e mobilità Enrico Corsi. Residenti e commercianti si sono confrontati sui problemi del quartiere in cui vivono, lavorano e che amano. Hanno focalizzato proprio nell’igiene, nella pulizia di strade e vicoli, nell’ordine dei cassonetti, il punto di partenza per migliorare la zona. Ed hanno sintetizzato questo loro pensiero in una lettera che hanno inviato alle autorità cittadine. Cartelli colorati con la scritta “Veronetta più netta” fanno già capolino da alcuni negozi del quartiere e a breve verranno organizzati anche aperitivi itineranti, rigorosamente allestiti con materiale eco-compatibile, per informare e spiegare le finalità di questa campagna.
Un prima reazione è già stata ottenuta. «Amia ci ha assicurato che provvederà grazie ad un intervento straordinario a fare un’accurata pulizia. Ma noi non abbiamo bisogno di soluzioni drastiche “una tantum”», replica la portavoce del gruppo, Maria Letizia Tonelli. «La riqualificazione di un quartiere parte dalle piccole cose. Dalla raccolta dei mozziconi di sigaretta da terra, da una disposizione ordinata dei cassonetti e loro svuotamento, dalla cura nella pulizia delle strade che dev’essere puntuale e frequente».
«È innegabile che la situazione di Veronetta sia complessa. Le criticità dipendono in larga parte dal fatto che questo è un quartiere dinamico ed estremamente variegato: qui vivono molti anziani, tantissimi giovani universitari e ci sono molti stranieri che non solo risiedono ma anche lavorano in queste vie», analizza Luciano Zampieri, consigliere della prima Circoscrizione in quota all’Udc, che ha aperto un tavolo di dialogo con il comitato. «La nostra attenzione è alta. Molto è stato fatto, basti pensare al parco di salita San Sepolcro o ai giardini della Giarina. Molto c’è ancora da fare: ad esempio la riqualificazione di Porta Vescovo, unica porta a non essere delimitata e valorizzata da un giardinetto». I soldi per realizzare questi interventi, però, al momento proprio non ci sono. E tuttavia l’obiettivo della campagna “Veronetta più netta” non è quello di chiedere finanziamenti o grandi opere. Ma lungimiranza e una quotidianità fatta di rispetto, ordine e pulizia. A partire dall’esempio dei cittadini che nelle prossime settimane, questa l’intenzione dell’iniziativa, dimostreranno che rendere più vivibile e pulito questo bel quartiere è possibile. Basta volerlo.
Ilaria Noro

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