Filobus storia infinita, la gara d'appalto riparte
Fonte:L'Arena.it del 11/09/2010
TRASPORTO PUBBLICO. L'ordinanza del Tribunale amministrativo allunga i tempi dell'iter, Palazzo Barbieri trova la scappatoia. Il Tar accoglie il ricorso di una ditta esclusa dall'appalto, il Comune «costretto» a inserirla nel bando
Verona. Nuovi ostacoli sulla strada del filobus, ma dopo gli stop imposti dalla momentanea cancellazione e successiva reintegrazione in Finanziaria degli 86 milioni di euro di fondi statali e dal ricorso al Tar di una delle società interessate all'opera, l'iter ora riparte, sia pure con un paio di mesi di ritardo rispetto al ruolino di marcia.
La prima sezione del tribunale amministrativo regionale, riunitasi mercoledì dopo la pausa estiva, ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dal raggruppamento di imprese formato da Fabiani Spa, Viberto generali costruzioni Srl, Alstom ferroviaria Spa e Carrosserie Hess AG del provvedimento con cui lo scorso 20 giugno l'Amt chiudeva le porte alla sua partecipazione alla gara d'appalto. Tale procedura riguarda la progettazione esecutiva, l'esecuzione dei lavori e la fornitura dei veicoli per la realizzazione del sistema di trasporto pubblico di tipo filoviario.
Il Tar tornerà ad esaminare nel merito il ricorso nella prima udienza utile del gennaio 2011. Ma Palazzo Barbieri ha deciso di non aspettare oltre. Tale cordata di imprese italo-elvetica sarà infatti invitata a partecipare alla gara d'appalto a procedura ristretta per l'aggiudicazione dei lavori insieme alle altre quattro società che avevano manifestato interesse all'operazione da oltre 160 milioni di euro e che lo scorso luglio avevano superato una prima selezione allo scadere del bando di gara pubblicato il 10 maggio scorso sulla Gazzetta ufficiale europea. Secondo le previsioni dell'assessore alla mobilità Enrico Corsi, la filovia sarà una realtà nel 2013.
Le cinque raccomandate, fa sapere Corsi, partiranno lunedì. «Da quel momento», aggiunge, «i concorrenti avranno 100 giorni di tempo per presentare progetto definitivo e offerta economica». Successivamente una commissione tecnica dovrà esaminare entro 30 giorni le offerte pervenute. A fine gennaio o agli inizi di febbraio del prossimo anno sarà quindi assegnata la concessione dei lavori all'Associazione temporanea di imprese che realizzerà le infrastrutture e fornirà i mezzi da 18 metri con una capienza di 140 passeggeri. Essi viaggeranno a trazione elettrica, cioè con le «bretelle», fuori città e tramite generatore diesel in centro.
«Fra gennaio e febbraio», ribadisce il presidente di Amt Massimo Mariotti, «si dovrebbe chiudere la fase di assegnazione del cantiere, poi, concluse tutte le varie procedure burocratiche potranno partire i lavori veri e propri che dureranno 1.000 giorni, poco meno di tre anni». L'appalto durerà 40 anni. Dopo 20 anni i 37 mezzi del filobus acquistati, il costo è di 55 milioni di euro, verranno rinnovati. A gestire il filobus sarà l'Atv, che affitterà i mezzi da Comune e Amt spendendo due milioni e 700mila euro.
Il filobus costerà 160 milioni circa, di cui 86 finanziati dallo Stato e il resto dal Comune e dall'Amt che hanno acceso un mututo da poco meno di 80 milioni con la Banca Popolare di Verona. L'opera comprende anche il completamento del sottopasso di via Città di Nimes, necessario per far transitare il filobus in superficie e la costruzione, alla Genovesa, del deposito dei mezzi che pure sarà gestito dall'Amt.
Il bando nel valutare le offerte assegnerà 1.000 punti, di cui 100 ai progetti, 110 alle opere civili, 400 agli elementi del veicolo, 90 agli impianti di trazione e 300 all'offerta al maggior ribasso. Un punteggio particolarmente alto premierà le soluzioni progettuali di trazione meno inquinante per il tratto di percorso non elettrificato in centro storico.E.S.
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