mercoledì 24 settembre 2014

Passalacqua: "non c'è più amianto"

Fonte: L'Arena.it del 21/09/2014
Le opere di bonifica del sito sono state eseguite secondo le procedure richieste da Comune, Provincia, Arpav e Ulss 20

Amianto, esposti, indagini e bonifiche. Il piano di riconversione dell'ex caserma Passalacqua è un'opera imponente, la presenza di eternit, utilizzato in passato e presente in quasi tutti gli edifici «datati», era lo spettro del comitato dei residenti che, nei mesi scorsi, ha depositato due esposti chiedendo alla Procura di verificare che le opere di bonifica eseguite dall'Ati Recupero Passalacqua e Santa Marta fossero in linea con le severissime disposizioni di legge.
E nei giorni scorsi il pm Beatrice Zanotti, dopo un'ulteriore verifica, ha definitivamente messo una pietra tombale sui sospetti e accertato la piena regolarità delle operazioni di smaltimento e bonifica di un sito che è destinato a diventare il parco più grande della città. Indagine in archivio perchè di amianto, lì, non c'è più traccia. Ed era l'unico fascicolo che riguardava l'ex caserma e la gestione del suo futuro (un parco, un centro residenziale culturale e polifunzionale a ridosso dell'Università e nel cuore di Veronetta).
«In tutte le attività dell'impresa, dallo smaltimento alla rimozione», esordisce Luciano Ligozzi, dg dell'Ati, «sono state seguite tutte le indicazioni e le procedure richieste da Comune, Provincia, Arpav e Ulss 20, enti preposti alla sorveglianza». Era noto che all'interno della Passalacqua e della Santa Marta c'era amianto e per questo, prima di iniziare i lavori di demolizione sono state fatte verifiche e campionature. Dati alla mano e analisi, gli stessi che hanno indotto il pm ha chiudere definitivamente il fascicolo, fino ad oggi sono stati eliminati 18mila chili di amianto, 200mila invece i chili di materiale inquinato che è stato regolarmente smaltito.
«La bonifica non è ancora terminata», interviene l'ingegner Giuseppe Mazza, direttore dei lavori, «ci sono ancora probabilmente alcune tubature che verranno eliminate con il procedere dei lavori ma la collaborazione con i “controllori” è totale. Le analisi, anche quelle sulle polveri, sono state fatte in contraddittorio con l'Arpav, le ispezioni e i controlli sono rigorosi. I cumuli di materiale? Sono 50mila metri cubi di detriti bonificati e invece di invadere Veronetta con almeno 5.000 camion per trasportarli sono stati frantumati e saranno utilizzati come sottofondo».F.M.

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