lunedì 8 settembre 2014

Crisi cantiere Passalacqua: Coop. San Michele a rischio fallimento?

Fonte: Lettera Firmata
Gentile Redazione,
da fonti certe ho appreso che la Società Cooperativa San Michele di Verona ha richiesto al Tribunale di Verona l'avvio della procedura di concordato preventivo prevista dalla "legge fallimentare" e che pertanto - per dirla con gergo giornalistico - naviga in cattive acque, con rischio fallimento.
L'impesa edile Società Cooperativa San Michele fa parte dell' Associazione Temporanea di Impresa (ATI Recupero Passalacqua) insieme a Sarmar srl, Co.Ve.Co. e Aiteco.
Ad oggi il progetto Passalacqua è ampiamente in ritardo rispetto a qualsiasi promessa di completamento lavori fatta negli ultimi 5 anni.
Gli unici cantieri nominalmente attivi al momento sarebbero quelli di Sarmar e appunto Coop.S.Michele, che stanno costruendo le prime palazzine in residenza convenzionata.
La realizzazione del parco pubblico è in alto mare.
La notizia di questa crisi aziendale all'interno dell'ATI Passalacqua pone una serie di interrogativi importanti:
- che ne sarà della costruzione attualmente iniziata dalla Coop.S.Michele? I lavori sono destinati ad interrompersi (come in genere accade in questi casi, in attesa che la procedura di concordato segua i suoi tempi) lasciando uno "scheletro" incompiuto a pochi passi dalle Mura Storiche, in quel sito archeologico tanto controllato e protetto dalla Sovraintendenza?
- che tipo di controllo esercita il Comune di Verona - anche attraverso AGEC che ha indetto il bando di concorso per l'assegnazione dei lavori e venduto il terreno edificabile - sulle ditte che prendono impegni così gravosi in zone così importanti della città di Verona, patrimonio mondiale Unesco proprio per la sua struttura urbana e il suo essere città fortificata?
- cosa intendono fare il sindaco Tosi, il vicesindaco Casali e tutta la Giunta Comunale per risolvere questa situazione di stallo e sbloccare definitivamente il progetto di recupero e riqualificazione delle ex caserme Passalacqua e Santa Marta?
Ricordiamo quando e quanto spesso il sindaco Tosi e tutto il suo entourage si siano riempiti la bocca davanti ai giornalisti tessendo le lodi di questo progetto di recupero unico in Italia o addirittura in Europa: forse è arrivato il momento di fare qualcosa di concreto per risolvere qualche problemino.

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