venerdì 3 febbraio 2012

Sicurezza in via Carducci


Fonte: L'Arena del 3/2/2012

Sicurezza in via Carducci. Sindaco Tosi: "Criminalità e degrado? Nella fantasia di Dusi, i dati dicono il contrario"

“Due furti, uno in macelleria nel 2011 e uno in una pescheria nel gennaio di quest’anno; due interventi per danneggiamenti (un portone e un condizionatore esterno) nel 2011: questa la realtà di Via Carducci, ben lontana dal bollettino di guerra di degrado e criminalità denunciato dalla fantasia preelettorale di Franco Dusi, sedicente futuro candidato alle prossime elezioni comunali. Via Carducci non è la terra di nessuno che qualcuno vuol dipingere, su Veronetta abbiamo lavorato e stiamo lavorando e dai dati forniti dalla Questura non emerge l’incremento che di cui si parla”.
Questa la replica del Sindaco Flavio Tosi alle dichiarazioni dell’esponente del PD. “Quanto ai commercianti che se ne andrebbero per il degrado – aggiunge Tosi – è bene sapere che al 31 gennaio 2012 vi sono, in Via Carducci, 31 esercizi di commercio al dettaglio, esattamente lo stesso numero che c’era al 31 dicembre 2005 e che vi sono 3 attività artigianali, solo una in meno dell’anno scorso. A chi invoca la presenza di telecamere, si fa notare che il Comune la telecamera l’ha già collocata, come si può constatare osservando con attenzione l’incrocio fra Via Carducci e Interrato dell’Acqua Morta; una telecamera utilizzata da tutte le forze dell’Ordine. Via Carducci, infine, è una delle strade maggiormente sotto sorveglianza da parte non solo della Polizia Municipale (una presenza costante, con servizi specifici che nei mesi scorsi, proprio ottobre novembre, hanno dato importanti risultati) ma anche dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri. Le uniche criticità presenti nella zona derivano dall’esistenza di alcuni edifici che costituiscono un problema a causa dell’incuria dei proprietari. Proprio su via Carducci 26 la situazione è paradossale: per quel fabbricato fatiscente, dove Polizia municipale e Guardia di finanza di Verona hanno arrestato spacciatori, sono state richieste al proprietario opere che rendano impossibili ingressi indesiderati e, proprio a fine dicembre, il settore Ambiente del Comune ha emesso un’ordinanza per obbligare la proprietà a sgomberare l’edificio da quanto si trova all’interno e a mettere in sicurezza lo stabile, anche chiudendo finestre e accessi. Un’ordinanza che finora non è stata eseguita dalla proprietà e che il Comune eseguirà in proprio, addebitando le spese alla proprietà”.

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