Restauro Giardino Giusti
Da L'Arena.it del 18/06/2010
Giardino Giusti, un restauro atteso 50 anni
PATRIMONIO DELLA CITTÀ. È in corso e proseguirà per tutto il 2010 un intervento sul palazzo e sul parco di Veronetta sotto la sorveglianza di tre Soprintendenze
Particolare attenzione a statue, epigrafi, tempietti e altri manufatti. Ma c'è anche il consolidamento dei tetti e il recupero degli affreschi nei saloni
Sono in corso il restauro e la riqualificazione del Palazzo e del Giardino Giusti, uno dei luoghi più suggestivi di Verona, uno scenario spettacolare che sale sulla collina di Veronetta a pochi passi dal centro storico.
L'intervento, iniziato l'anno scorso, proseguirà per tutto il 2010, sotto l'egida della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici e della Soprintendenza Archeologica di Verona. Ciò non preclude l'accesso al giardino che può essere visitato secondo il consueto orario di apertura. Diversi gli interventi programmati quest'anno. «Nel Giardino, le opere riguardano il consolidamento statico e il restauro della Grotta del Genius Loci, della Torre con la scala a chiocciola e della parete rocciosa retrostante», spiega l'ingegner Claudio Sandri, progettista del restauro e direttore dei lavori con l'architetto Simona Manara. Un particolare riguardo è rivolto al restauro e al consolidamento delle opere scultoree, ai manufatti lapidei e alla raccolta di epigrafi romane. Un'altra serie d'interventi riguarderà la verifica dell'idoneità statica dei tetti del Palazzo e il restauro degli affreschi dei saloni del piano nobile del palazzo. «Gli interventi in atto» prosegue Sandri «includono il restauro della scala in pietra della Torre mediante la perniatura dei gradini lesionati, il consolidamento statico della base di appoggio del grande mascherone che sovrasta il giardino, il disgaggio e la protezione della parete rocciosa».
Per quanto riguarda gli interventi già eseguiti, operazioni di restauro hanno riguardato le cinque statue dell'artista Lorenzo Muttoni, presenti all'interno del giardino, raffiguranti Apollo, Adone, Diana, Giunone, Venere. «Soddisfacenti» afferma il dottor Fabrizio Pietropoli della Soprintendenza Beni storici, artistici ed etnografici «si sono rivelati gli esiti delle operazioni di consolidamento, eseguite con competenza dalla ditta Decorart, sulle estese parti gravemente decoese e deteriorate della pietra tenera costitutiva delle cinque statue settecentesche. Per cercare di non vanificare tali buoni risultati si renderà necessario comunque prevedere una adeguata protezione delle sculture dai rigori invernali».
Il restauro delle statue è stato compiuto dalla ditta Decorart di Sant'Ambrogio di Valpolicella che, a Verona, ha restaurato il Duomo e sta attuando il restauro dell'ala e degli arcovoli dell'Arena. «Lo stato di degrado delle cinque statue, in tufo di Avesa, era in condizione tali da ritenere l'operazione di restauro non certa nei risultati» spiegano Luciano ed Osvaldo Maggi. «Tre statue, le più compromesse, presentavano crepe e fessurazioni così ampie in molte parti da rendere quasi impossibile l'operazione di riadesione anche in considerazione del fatto che ampie zone di superficie erano completamente decomposte. Tuttavia l'intervento è ben riuscito oltre che dal punto di vista statico anche da quello estetico. Preziosa è stata la collaborazione con il dottor Fabrizio Pietropoli della Soprintendenza Beni storici, artistici ed etnografici per il raggiungimento di tali risultati».
Massimo Ugolini
Etichette: giardini, riqualificazione
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