Gli scheletri dell’amministrazione Tosi: alla Passalacqua uno è grande come una casa…
Fonte: Lettera Firmata
La Passalacqua doveva essere – tra i grandi progetti
annunciati fin dall’inizio del primo mandato – l’intervento di cui i cittadini
avrebbero potuto fruire maggiormente, più facilmente e forse anche più velocemente.
E invece, dopo anni e anni di annunci di imminenti
inaugurazioni mai avvenute (in questo l’ “amico” Giacino eccelleva), il cantiere
è ancora agli inizi, bloccato da mille scuse.
L’immagine più significativa del fallimento del progetto è
senz’altro quella che propongo: si tratta del cantiere di uno dei tanti
interventi edilizi previsti, anzi è proprio il primo iniziato di quelle palazzine tanto
contestate.
Ebbene? direte voi… è un cantiere. Peccato che quello
scheletro di edificio a pochi metri dalle mura Austriache (che ci hanno fatto guadagnare
il riconoscimento Unesco di Patrimonio dell’Umanità) sia fermo ed abbandonato tale e quale da circa
un anno e mezzo in quello stato. Il cantiere di quello che doveva essere “la
più grande riqualificazione urbana esistente nell’ Universo” (il magnifico Giacino amava
paragonare Verona a New York e la Passalacqua a Central Park…) rimane
vergognosamente incompiuto per anni senza che nessuno dei nostri amministratori
del Fare! si dia da fare per sollecitare l’ATI Passalacqua e risolvere i
problemi (di solito finanziari) del costruttore, che non si vergona di aver tramutato
“il fiore all’occhiello” dell’immortale Verona in una sorta di ecomostro che
deturpa il panorama dei Bastioni. Insomma il centro di Verona viene trattato come una qualsiasi periferia degradata da costruttori avventurieri (scelti da AGEC per conto del Comune di Verona) e noi Veronesi dobbiamo accettare che la nostra città venga insultata in questo modo. Fare!
Etichette: Campo Marzio, cantieri, degrado, parco, parco delle Mura, Passalacqua, riqualificazione
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