lunedì 30 settembre 2013

Veronetta tappezzata di adesivi anti controlli

Fonte: L'Arena.it del 30/09/2013
ACCERTAMENTI. L'attività dell'unità interforze coordinata dalla Questura prosegue senza sosta. E scatta la reazione. Hanno il logo di polizia e Comune, sono stati attaccati sulle colonnine della sosta e sui cartelli 

Il quartiere è attenzionato da sempre ma da un paio di settimane i controlli a Veronetta sono diventati più pressanti, Volanti e pattuglie della polizia locale ogni giorno effettuano verifiche su esercizi commerciali e persone, per prevenire la microcriminalità e lo spaccio di sostanze stupefacenti. E ieri sono spuntati un po' ovunque gli adesivi che «avvisano» che le forze dell'ordine stanno attenzionando tutta la zona. «Area soggetta a controlli di sicurezza in borghese», con il simbolo di un agente di polizia. Una presa in giro, con tutta probabilità, ma il fatto che sull'adesivo sia stato riprodotto sia il simbolo della Polizia di Stato sia quello che Comune di Verona ha fatto scattare la segnalazione all'autorità giudiziaria. Impossibile rimuovere gli adesivi (sono stati attaccati sia sulle colonnine per il pagamento della sosta sia sui pali della segnaletica stradale) e ieri mattina il sopralluogo a Veronetta lo hanno fatto gli agenti della Digos. Questa la «risposta» all'intensificarsi di verifiche mirate a restituire vivibilità ad una zona che per parecchio tempo è stata teatro di risse e aggressioni oltre che di una fiorente attività di spaccio. La scorsa settimana la polizia locale, in collaborazione con la Guardia di Finanza ha effettuato un blitz in via XX settembre al termine del quale è stata sequestrata sostanza stupefacente, chiuso un negozio e bloccata la «fumeria a cielo aperto» nei giardini dell'ex Istituto Nani. Dopo l'operazione è scesa in campo un'unità interforze coordinata dalla Questura, e oltre a Volanti, polizia scientifica e aministrativa della task force fanno parte anche Guardia di Finanza, Ulss e polizia locale. E ogni giorno vengono fatte verifiche a tappeto. Ieri gli «avvisi».

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sabato 28 settembre 2013

Veronetta-Bronx: riflessioni dal di dentro


Dal blog di un "residente", riflessioni non banali sul caso mediatico e la situazione reale della sicurezza a Veronetta:

"Veronetta non è il Bronx, è la West Coast" di Loris Righetto

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Commissione insicura? Bagarre in circoscrizione

Fonte: L'Arena.it del 28/09/2013
È lite dopo la denuncia di Brunelli sulle intimidazioni. La presidente Drudi: «Se la consigliera si sentiva intimorita doveva informare me e i capigruppo. Noi non lo siamo. Anzi la situazione è migliorata» Le criticità di Veronetta vanno affrontate apertamente, senza «se» e senza «ma». «Lavorando inisieme e collegialmente al fine di evitare eventuali ripercussioni personali». La presidente della prima circoscrizione Daniela Drudi entra a gamba tesa nella questione sicurezza del quartiere tra il centro storico e porta Vescovo, dopo la bomba fatta scoppiare dalla collega di schieramento Elena Brunelli della Lista Tosi, come riportato ieri da L'Arena. Brunelli, che è anche presidente della commissione Sicurezza del parlamentino del centro, ha infatti annunciato l'altra sera in sede di Consiglio, l'impossibilità di convocare riunioni sul tema, a fronte di intimidazioni e atti vandalici, denunciando un clima di paura anche tra gli stessi membri della commissione. «Al contrario della consigliera Brunelli, la circoscrizione non si sente per nulla intimorita. Tra l'altro, se da un lato è vero che si tratta di un'area complessa e con varie problematiche, dall'altro, a seguito del pregevole lavoro delle forze dell'ordine, è innegabile che la situazione sia notevolmente migliorata», interviene Drudi, che tra i risultati ottenuti ne elenca uno che fa capo direttamente alla circoscrizione: l'aver ottenuto la gestione dei giardini di via XX Settembre, già noti come crocevia di spaccio e degrado. «Sono mesi che la commissione sicurezza non si riunisce. Lo ha fatto solo quattro volte, per argomenti tra l'altro neutri e di certo non rischiosi, quali la sicurezza sismica. Brunelli avrebbe dovuto informare me e i capogruppo sui problemi di ordine pubblico che - a suo dire - impediscono di affrontare determinate questioni: la commissione è un organo collegiale in cui problemi e criticità devono essere discussi e condivisi», aggiunge la presidente, che punta dunque il dito contro la gestione. Comunicando le difficoltà, sono convinti sia nella maggioranza e che nell'opposizione, si sarebbe trovata una soluzione sicura per tutti, e il gruppo che si occupa di sicurezza, formato da consiglieri di tutti gli schieramenti, nonché da cittadini, avrebbe potuto proseguire il proprio lavoro senza questo stallo che si protrae da oltre sei mesi, nonostante le richieste bipartisan di affrontare proprio la questione Veronetta, alla luce dei recenti fatti di cronaca. «Se la consigliera Brunelli ritiene di non essere all'altezza di presiedere la commissione, che ha fortemente voluto per questo secondo mandato, ce lo comunichi ufficialmente. Anzi, ritengo opportuno che a questo punto facesse lei stessa un passo indietro, lasciando il ruolo a una persone meno esposta», invita Drudi. Intanto, sulla questione intende far luce in una delle prossime sedute anche la commissione consiliare sulla sicurezza che fa capo a Palazzo Barbieri. Ilaria Noro

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venerdì 27 settembre 2013

La Commissione Sicurezza non si sente sicura a Veronetta... e non si riunisce più

Fonte: L'Arena.it del 27/09/2013

VERONETTA. Prima circoscrizione intimorita nell'affrontare i temi di questo difficile quartiere. I componenti rivelano di essere bersagliati da minacce e atti intimidatori. Vetrina rotta per tre volte. «Corriamo dei rischi»

Minacce e atti intimidatori minano il lavoro della commissione sicurezza della prima circoscrizione, che spesso si trova ad affrontare la delicata questione del quartiere di Veronetta, ancora protagonista di situazioni di illegalità diffusa e di degrado. Tanto che commissari, consiglieri e in primis la presidente di commissione Elena Brunelli, in quota alla Lista Tosi che a Veronetta svolge anche la propria attività commerciale, dichiarano di aver paura, di sentirsi insicuri e «molto intimoriti» dal clima di tensione. E, infatti, da mesi la commissione non si riunisce più ufficialmente e l'ultima seduta risale al marzo scorso. «Sono stata consigliera di maggioranza anche nella scorsa legislatura, sempre con delega alla sicurezza. E in questi anni mi hanno rotto la vetrina del negozio per ben tre volte. L'ultima durante questo mandato. Trattando il tema della sicurezza in un quartiere particolare come è quello di Veronetta stiamo correndo dei rischi, inutile negarlo», denuncia Brunelli, che fa un distinguo tra i temi generali - è stata trattata ad esempio la questione del rischio sismico insieme alla Protezione civile - e quelli prettamente di ordine pubblico. Argomenti per i quali, oltre a discussioni e confronti, è necessario puntare il dito contro alcune attività commerciali o determinate persone, magari formalizzando segnalazioni alle forze dell'ordine.  «Oltre a me, a far parte della commissione, ci sono altri consiglieri ma anche semplici cittadini, sia residenti che commercianti della zona. Padri e madri di famiglia i cui figli frequentano le scuole del quartiere. Ci sentiamo intimoriti, molto intimoriti», rincara la dose Brunelli, che oltre agli atti intimidatori ai danni della propria attività, per cui la consigliera spiega di aver inoltrato regolare denuncia contro ignoti, negli anni ha subito anche minacce verbali. L'ultimo episodio si è verificato recentemente. Conferma l'accaduto il consigliere della Lista Tosi, Teo Berardinelli. «Ero presente ed è stata una scena davvero brutta, preoccupante. Ovvio, quindi, che ci si pensi più volte prima di indire riunioni pubbliche su determinati argomenti. Si tratta comunque di tematiche su cui comunque riusciamo a confrontarci e a lavorare pur in sordina», spiega Berardinelli. «Fortunatamente, non mi è mai accaduto nulla di simile ma sono solidale con la presidente di commissione, commerciante nel quartiere proprio come me», interviente Gloriana Ferrarese, consigliere Pd che siede anche in sicurezza. «Certo è, però, che abbiamo il dovere di affrontare determinate situazioni che minano la tranquillità di Veronetta. A dirigere la commissione, probabilmente, sarebbe più adatto un professionista o comunque qualcuno che risulti meno esposto di Brunelli», propone Ferrarese.

Ilaria Noro

Nella foto: la presidente della commissione sicurezza (fonte: sito web Comune di Verona)

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mercoledì 25 settembre 2013

Veronetta nei media è il bronx?


Servizio di TV7 su RAI UNO del XX Settembre 2013

(a partire dal minuto 7:45)

http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/rubriche/ContentItem-27790a2d-e71f-4655-a8eb-da13b315ca4a.html
oppure
http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#day=2013-09-20&ch=1&v=268455&vd=2013-09-20&vc=1

Servizio di commendo del TGVerona.it del 24/09/2013


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martedì 17 settembre 2013

Grattacieli alla Caserma Passalacqua?

Il Comune di Verona (con parere favorevole della Prima Circoscrizione) ha approvato 29/08/2013 la variante al progetto di urbanizzazione dell'area della ex caserma Passalacqua. ( http://www.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=39638 )

La novità più rilevante a livello di impatto paesaggistico è l'aumento delle altezze di tutte le costruzioni che ancora non hanno ottenuto il permesso di costruire (comparti E, C3 e B). Ora la massima altezza è 18 m - 6 piani  (prima era 16m - 5 piani) ed è stata concessa a molti più edifici.
A tale proposito si era già espressa la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici nel lontano 28/01/2011 (n. 2069): "gli edifici previsti in accostamento al quartiere Veronetta dovranno avere andamento in diminuzione verso le strutture fortificatorie in modo da limitare, nell'accostamento, l'impatto delle nuove architetture con l'ambito monumentale".
Sembra però che la voglia di edificare il più possibile anche quell'ultimo angolo di centro storico sia più forte di qualsiasi Sopraintendente: infatti la nota del Soprintendente viene continuamente citata da progettisti e Comune nei documenti ufficiali, salvo poi di fatto realizzare esattamente l'opposto, alzando a 6 piani le altezze degli edifici dei comparti a ridosso delle mura che supereranno ampiamente quelli già esistenti su via Campofiore e supereranno anche quelli già definitivamente approvati (comparti C1 e C2) e di prossima costruzione, che saranno invece di 4 piani.
Se infatti prima della variante la prescrizione della Soprintendenza era quasi rispettata, ora è chiaro che non lo potrà mai essere. Il comparto B avrà sicuramente edifici di 6 piani, magari saranno più prossimi al quartiere e più lontani dalle mura, ma l' "andamento in diminuzione" - per citare il Soprintendente - sarà irrealizzabile, in quanto verso il quartiere gli edifici saranno più bassi.
Che dire poi del comparto C3, elevato fino a 6 piani (inizialmente erano 4), che confina con le casette di via Campofiore alte solo 2 piani? Visivamente l'impatto dell'edificazione della Passalacqua sarà tutt'altro che limitato, caro Sopraintentende.
Il fattore di scala in architettura conta ancora qualcosa? E il Patrimonio mondiale dell'UNESCO (datoci per il nostro essere esempio di città fortificata)?

Sembra proprio un'altra occasione persa per Verona...



PS: in compenso con la variante il Comune riesce a salvare dalle motoseghe un cedro secolare, così gli ambientalisti non potranno più lamentarsi...
PPS: nella delibera del Comune in pratica si trova già la risposta a queste critiche, infatti si legge "le modifiche in merito alla superficie coperta, all'altezza, il numero massimo degli edifici [...] non incidono  sui principi ispiratori del PUA-Parco Urbano approvato". Certo, si tratta di chiarire quali sono questi principi ispiratori...

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mercoledì 4 settembre 2013

Protesta per alienazione palazzo Bocca Trezza (ex Istituto Nani)

Riceviamo questa segnalazione da Elena Lake, Consigliera di Prima Circoscrizione del PD

Per protestare contro l’alienazione (=vendita) del Palazzo Bocca Trezza in via XX settembre 57, il 4 settembre dalle 18.30 organizzo in collaborazione con i Giovani Democratici e con l’Associazione Dèsegni una visita guidata gratuita ed aperta al pubblico del palazzo Bocca Trezza (ex Istituto Nani).
Successivamente si terrà un concerto di pianoforte dell’artista di strada Paolo Zanarella, allo scopo di sostenere la proposta di regolamento presentata dai Giovani Democratici e dal gruppo consiliare del PD che mira a semplificare le procedure per l’esibizione degli artisti di strada a Verona.
Ecco il link all’evento su facebook: https://www.facebook.com/events/1402549496628371/ . Ringrazio Matteo Avogaro Segretario dei GD di Verona e Provincia, il gruppo dei Giovani Democratici e il gruppo consiliare PD in Comune per la collaborazione nell’organizzazione dell’evento.! 
Vi aspettiamo numerosi!!

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