Caritas: «Emporio in via XX Settembre o facciamo per conto nostro»
Fonte: L'Arena.it del 07/01/15
Dopo mesi di polemiche e anni di proposte e controproposte, arriva l'ultimatum di Caritas e Rete Talenti al Comune sull'Emporio della solidarietà. «L'accordo e la convenzione stipulati dal Comune con la Rete Talenti prevedono che l'Emporio venga ricavato all'ex Casa del Fascio, in via XX Settembre. È il Comune ad avercelo proposto. O ci viene assegnato quello o noi provvederemo per conto nostro a realizzare il servizio, altrove». È quanto dichiara monsignor Giuliano Ceschi, direttore della Caritas. Che con il gruppo di enti e associazioni che formano il gruppo Talenti è titolare del progetto del market di generi alimentari, gratuiti, per una trentina di famiglie in momentaneo stato di difficoltà economica, segnalate dai servizi sociali.
La presa di posizione del direttore della Caritas diocesana, il cui presidente è il vescovo Giuseppe Zenti, sembra mettere una croce sopra l'ipotesi, di cui si sta discutendo in questi giorni, di insediare l'emporio nella casa Cobelli. Cioè l'edificio rurale fatiscente, di proprietà comunale, in via Marin Faliero, al Saval. A proporre questa soluzione, come del resto altri dieci edifici alternativi all'ex casa del Fascio — già scartati da Caritas e Talenti — era stato il vicecapogruppo della Lista Tosi in Consiglio comunale, Vittorio Di Dio. Insieme al capogruppo Massimo Piubello e al consigliere della circoscrizione Centro storico Elena Brunelli.
Il sindaco Flavio Tosi ha incaricato l'assessore al decentramento Antonio Lella di far valutare agli uffici tecnici comunali se è possibile ristrutturare casa Cobelli e allestirvi l'emporio, ma restando dentro la somma di 240mila euro che Fondazione Cariverona ha messo a disposizione per ristrutturare l'ex Casa del Fascio, a palazzo Bocca Trezza. La Caritas fra l'altro ha appena ricevuto il finanziamento di 47mila euro dall'assessorato regionale ai servizi sociali, guidato da Davide Bendinelli, per gli arredi dell'Emporio. Ma se Palazzo Barbieri valuterà che è praticabile la soluzione di via Marin Faliero — su cui c'è convergenza, nella Terza circoscrizione, sia del centrodestra che del centrosinistra — che cosa diranno Caritas e Talenti? «Sinora nessuno ci ha mai proposto la casa del Saval», aggiunge don Ceschi, «che peraltro è fatiscente e non riteniamo adatta. Ribadiamo che per noi l'unica scelta è quella di via XX Settembre».
Insomma, la questione dell'Emporio sembra giunta a un punto di non ritorno. L'assessore comunale ai servizi sociali, Anna Leso, in attesa di conoscere la valutazione tecnica-economica sulla casa Cobelli, del Saval, dichiarava che «per la priorità per l'Emporio solidale resta via XX Settembre e lo è anche per la Rete Talenti e la Caritas, a cui spetterà l'ultima parola». La conferma giunge dunque da monsignor Giuliano Ceschi: la scelta è via XX Settembre, Veronetta. Una scelta — del sito, non del tipo di aiuto a poveri — su cui forze politiche di tutti gli schieramenti e anche di residenti di Veronetta si sono opposti, temendo un eccessivo impatto del servizio — distribuzione di cibo ad alcune persone, con una card personale e per un tempo limitato — sulla vita del quartiere. Ma tra le prime soluzioni alternative proposte da Di Dio c'erano alcuni immobili pure a Veronetta, in via San Nazaro, o stabili dell'ex caserma Santa Marta, secondo una proposta del Pd, a poche centinaia di metri da via XX Settembre.
Dopo quasi tre anni di attesa, dunque, sull'Emporio solidale siamo alla prova della verità.
Dopo mesi di polemiche e anni di proposte e controproposte, arriva l'ultimatum di Caritas e Rete Talenti al Comune sull'Emporio della solidarietà. «L'accordo e la convenzione stipulati dal Comune con la Rete Talenti prevedono che l'Emporio venga ricavato all'ex Casa del Fascio, in via XX Settembre. È il Comune ad avercelo proposto. O ci viene assegnato quello o noi provvederemo per conto nostro a realizzare il servizio, altrove». È quanto dichiara monsignor Giuliano Ceschi, direttore della Caritas. Che con il gruppo di enti e associazioni che formano il gruppo Talenti è titolare del progetto del market di generi alimentari, gratuiti, per una trentina di famiglie in momentaneo stato di difficoltà economica, segnalate dai servizi sociali.
La presa di posizione del direttore della Caritas diocesana, il cui presidente è il vescovo Giuseppe Zenti, sembra mettere una croce sopra l'ipotesi, di cui si sta discutendo in questi giorni, di insediare l'emporio nella casa Cobelli. Cioè l'edificio rurale fatiscente, di proprietà comunale, in via Marin Faliero, al Saval. A proporre questa soluzione, come del resto altri dieci edifici alternativi all'ex casa del Fascio — già scartati da Caritas e Talenti — era stato il vicecapogruppo della Lista Tosi in Consiglio comunale, Vittorio Di Dio. Insieme al capogruppo Massimo Piubello e al consigliere della circoscrizione Centro storico Elena Brunelli.
Il sindaco Flavio Tosi ha incaricato l'assessore al decentramento Antonio Lella di far valutare agli uffici tecnici comunali se è possibile ristrutturare casa Cobelli e allestirvi l'emporio, ma restando dentro la somma di 240mila euro che Fondazione Cariverona ha messo a disposizione per ristrutturare l'ex Casa del Fascio, a palazzo Bocca Trezza. La Caritas fra l'altro ha appena ricevuto il finanziamento di 47mila euro dall'assessorato regionale ai servizi sociali, guidato da Davide Bendinelli, per gli arredi dell'Emporio. Ma se Palazzo Barbieri valuterà che è praticabile la soluzione di via Marin Faliero — su cui c'è convergenza, nella Terza circoscrizione, sia del centrodestra che del centrosinistra — che cosa diranno Caritas e Talenti? «Sinora nessuno ci ha mai proposto la casa del Saval», aggiunge don Ceschi, «che peraltro è fatiscente e non riteniamo adatta. Ribadiamo che per noi l'unica scelta è quella di via XX Settembre».
Insomma, la questione dell'Emporio sembra giunta a un punto di non ritorno. L'assessore comunale ai servizi sociali, Anna Leso, in attesa di conoscere la valutazione tecnica-economica sulla casa Cobelli, del Saval, dichiarava che «per la priorità per l'Emporio solidale resta via XX Settembre e lo è anche per la Rete Talenti e la Caritas, a cui spetterà l'ultima parola». La conferma giunge dunque da monsignor Giuliano Ceschi: la scelta è via XX Settembre, Veronetta. Una scelta — del sito, non del tipo di aiuto a poveri — su cui forze politiche di tutti gli schieramenti e anche di residenti di Veronetta si sono opposti, temendo un eccessivo impatto del servizio — distribuzione di cibo ad alcune persone, con una card personale e per un tempo limitato — sulla vita del quartiere. Ma tra le prime soluzioni alternative proposte da Di Dio c'erano alcuni immobili pure a Veronetta, in via San Nazaro, o stabili dell'ex caserma Santa Marta, secondo una proposta del Pd, a poche centinaia di metri da via XX Settembre.
Dopo quasi tre anni di attesa, dunque, sull'Emporio solidale siamo alla prova della verità.
Etichette: caritas, solidarietà, via xx settembre